Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAil secondo battaglione dei 108° reggimento fanteria francese, il 9° riparto d'assalto, i battaglioni alpini Monte Clapier, Tolmezzo e Monterosa, e la 178a compagnia mitragliatrici.
      « Fra tutta l'artiglieria, nostra e alleata, cui spetta particolarmente il vanto di aver spezzata la prima foga dell'assalto nemico, speciale onore va reso alla 7a ed 8a batteria del nostro 56° reggimento da campagna che, restate imperterrite sul Colle Moschin circondato, si opposero al nemico sopra un'unica linea, nella quale a lato dei cannoni artiglieri e fanti gareggiarono in bravura ».
      Un'informazione di carattere ufficioso, a illustrazione dei comunicati ufficiali della battaglia diceva :
      « L'immane sforzo nemico che impegnò 70 divisioni e 50 ne condusse all'attacco fra l'Astico e il mare, si è rivelato impotente a superare le nostre difese sugli Altipiani e sul Grappa dove non ha potuto in alcun punto traboccare oltre le nostre prime linee, e quasi ovunque è stato ricacciato sulle posizioni di partenza. Il nostro impeto controffensivo fu tale che nella zona del Monte Asolone e nella zona del Monte Spinoncia riuscimmo a ricacciare il nemico di là delle stesse sue posizioni di partenza, spingendo la nostra occupazione più oltre. II risultato avversario nella zona montana si riduce a due o tre occupazioni che non superano i 200 metri di profondità. -sv Nella zona del Piave un formidabile attacco frontale di 30 divisioni austriache non riuscì che all'occupazione del saliente del Montello per una profondità di quattro chilometri, e alla formazione di una testa di ponte nel settore di San Dona di uno sviluppo lineare da 3 a 4 chilometri. Sull'intera linea d'attacco questi sono gli unici vantaggi ottenuti dal nemico : vantaggi che non sono affatto suscettibili di sfruttamenti strategici. La prima fase della grandiosa offensiva nemica si risolve quindi in un completo insuccesso. I prigionieri da noi catturati vanno avvicinandosi ai 6000, cifra veramente enorme che dimostra il magnifico spirito controffensivo delle nostre truppe che resistono senza mai cedere, an-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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