Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA RESISTENZA'SUPREMAche soverchiate e avviluppate, e pronunciano continuamente reazioni aggressive con potentissimo slancio.
      «Stupendi episodi di valore ovunque. Sul Montello le forze nemiche erano riuscite a penetrare nella zona dell'artiglieria di montagna prendendo alcuni cannoni. Allora gli artiglieri si unirono ai bersaglieri e agli arditi e si cacciarono al contrattacco alla baionetta, ripresero i cannoni perduti e catturarono parecchie centinaia di prigionieri. Nel settore di Fagaré, sul Piave, nostri reparti di assalto contro due interi battaglioni ungheresi passarono l'abitato casa per casa annientando tre quarti dei reparti del nemico e cacciando i superstiti contro il fiume dove la più parte affogò.
      « Su tutto il corso del fiume le forze nemiche non riescono, non ostante la pressione continua, la superiorità di numero e la grandiosità dei mezzi, ad avanzare sulle strade della pianura. Le nostre fanterie le tengono inchiodate sul margine dell'acqua, mentre la nostra artiglieria distrugge volta a volta passerelle e imbarcazioni nemiche.
      Mentre sul Piave le armate dell'Arciduca Giuseppe e di von Wurm tentano invano di sboccare, ogni aggressività dell'armata di Schechenstuel nella regione del Grappa e' degli Altipiani è finita. Quivi il nemico è ridotto ad ostacolare le nostre azioni controffensive nei minimi punti dove arretrammo e dove stiamo completamente ristabilendo la situazione.
      « L'ultimo dato della situazione all'inizio della quarta giornata è questo : mentre il nemico, avendo subito perdite sanguinosissime, è costretto ad impegnare già le sue riserve, noi, che abbiamo subito perdite relativamente lievi, abbiamo le nostre riserve fondamentalmente intatte ».
      L'Agenzia Stefani, a sua volta, pubblicava pure in data 18 giugno questo comunicato, che metteva in rilievo la gara degli eroismi fra le nostre truppe e le enormi perdite del nemico :
      « Le linee generali della grande battaglia non sono mutate nella giornata di ieri. Mentre sull'Altipiano di
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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