Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA RESISTENZA'SUPREMAIl giorno 18, Rino Alessi cosi stabiliva il bilancio della grande lotta :
      « Le linee magistrali e sussidiarie della manovra di Boroevic rimangono in tal modo ridotte a due mozziconi stroncati ed insanguinati che nè dal Montello nè dalla testa di ponte di San Dona, da cui dovevano correre velocemente su Treviso e su Mestre, riescono a produrre il benché minimo turbamento strategico alla ossatura difensiva italiana della vigilia.
      « Il bilancio della lotta, splendidamente vittoriosa per le nostre armi, può essere riassunto in pochi tratti : il giorno 15 fallisce il piano avversario di rompere il nostro fronte per una ampiezza di 120 chilometri. Le armate italiane sesta e quarta, rispettivamente al comando dei generali Montuori e Giardino, sopportano la spallata gigantesca e la capovolgono contro l'attaccante; il quale nei colpi successivi perde ogni vigore e qualche posizione che prima dell'offensiva era in suo saldo possesso. Nei giorni 16 e 17, condannato all'immobilità dei settori montani, Boroevic tenta una manovra a tenaglia sulle direttrici Montello-Treviso e San Donà-Mestre; perciò intensifica gli attacchi sopra un ampiezza di cinquanta chilometri. L'impiego delle riserve, l'abbondante disponibilità di formazioni marcianti, il rapido agglomera-mento delle divisioni fresche non impiegate altrove, non gli bastano per staccarsi dalle ghiaie del Piave e marciare in avanti con qualche speditezza.
      « Al quarto giorno di battaglia sui 120 chilometri urtati all'inizio, non gli rimangono che due lingue di terra rosseggianti di sangue la cui superficie complessiva può considerarsi come un rettangolo avente dieci chilometri di base e quattro di altezza. A questa situazione topografica, che ha una sua eloquenza meravigliosa specie nella presente fase della guerra europea in cui gli eserciti si muovono, corrispondono perdite « addirittura fantastiche da parte del nemico; il quale ha avuto non meno di 150 mila uomini fuori combattimento comprendendo in questa massa le truppe di élite. La prima pagina della vittoria italiana non poteva essere più radiosa ».
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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