Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (50/153)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAAll'indomani il bollettino ufficiale recava :
      « Nella notte sul 18 e nella giornata di ieri, dall'altipiano di Asiago al Montello il nemico non ha ripreso 1 attacco. Due azioni parziali vennero nettamente respinte nella regione del Grappa e del Montello. Noi eseguimmo puntate sull'altipiano di Asiago, dove nuclei alleati riportarono parecchie decine di prigionieri e due cannoni, e con incessante pressione accorciammo la fronte dello sbocco avversario a sud della ferrovia di Mon-tebelluna. Le nostre artiglierie, con micidiali concentramenti di fuoco, non hanno dato tregua alle masse nemiche ferme lungo la linea di battaglia e in movimento sulle retrovie.
      « Sul Piave, la mattina di ieri fu calma, ma nel pomeriggio la battaglia divampò ancora furiosa. I nuovi tentativi nemici di passare sulla riva destra da Sant'Andrea a Candelù furono tutti respinti. Sull'argine del fiume, fra Candelù e Fossalta, la strenua difesa dei nostri mise a dura prova l'avversario il cui impeto s'infranse di fronte all'incrollabile bravura delle nostre fanterie. Egualmente intensa, ma su fronte più vasta, la lotta imperversò nel settore Fossalta-sud-est di Meolo-nord di Capo Sile. L'avversario, incalzato da noi. si difese disperatamente, e ad ogni passo il terreno è stato teatro di epiche lotte, alle quali gli aeroplani nostri e alleati hanno contribuito dal cielo colpendo con 15.000 chilogrammi di proietti e decine di migliaia di colpi di mitragliatrici i vulnerabili bersagli delle truppe nemiche costrette in spazio angusto sulla destra del fiume.
      « La prima divisione d'assalto e la 31a divisione di fanteria, le Brigate Volturno (217°, 218°) e Caserta (267°, 268°) hanno ben meritato l'onore di speciale citazione.
      « La battaglia continua accanita e il nemico, pur di conservare qualcuno dei vantaggi iniziali conseguiti, non guarda alle perdite ingentissime che da cinque giorni la nostra fucileria, i nostri cannoni e i nostri aviatori incessantemente gli infliggono.
      « I prigionieri fatti dall'inizio della battaglia ammontano a 901 1. Parecchi cannoni e numerose centinaia di mitragliatrici austriaci sono restati nelle nostre mani.
      — 50 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

Pagina (50/153)






Asiago Montello Grappa Montello Asiago Mon-tebelluna Piave Sant'Andrea Candelù Candelù Fossalta Fossalta-sud-est Meolo-nord Capo Sile Brigate Volturno Caserta