Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA RESISTENZA SUPREMA
      11 numero dei velivoli nemici abbattuti č salito a 50. Solo due velivoli nostri e alleati non hanno fatto ritorno.
      « All'elenco glorioso dei riparti citati ieri a esponente del valore di tutto l'esercito, meritano di essere aggiunte fra le truppe della ferrea armata del Grappa, le brigate Como (23°, 24a), Basilicata (91°, 92°), la terza batteria del 50° artiglieria da campagna, e la 6la e 152a batterie da montagna, la quale ultima prese saldo posto nell'eroica schiera che tenne il giorno 15 la difesa del Col Moschin ».
      Nello stesso giorno Rino Alessi, delineando il giuoco delle forze contrapposte, scriveva :
      <( Una gran parte delle venti divisioni di Conrad che sull'arco montano di Asiago e del Grappa hanno dovuto tornare nelle trincee di partenza, non riescono per ora a mantenere la pressione per effetto dell'esaurimento subito. Ieri venivano sostituite da altre unitą provenienti dalle basi di Trento, di Feltre e di Belluno. Mentre il movimento di rotazione si svolgeva per le strade dell'altipiano e della valle di Seren, dietro l'intatto baluardo nostro dei tre Solaroli, le artiglierie italiane ed alleate hanno effettuato violente e precise concentrazioni di fuoco prendendo in pieno le colonne marcianti. Lo sforzo nemico urge dal Piave senza rallentamenti momentanei, neppure nelle notti temporalesche che si susseguono invariabili, allagando i campi come se non fossimo alle soglie dell'estate; ma in pieno autunno.
      « Per approfondire i denti della tenaglia, appena conficcati sul Montello e sulle Anse di San Doną di Piave co! taglio rivolto agli irraggiungibili obiettivi di Treviso e di Mestre, Kvichbach non sembra avere pił divisioni a portata di mano che non abbiano lasciato la parte migliore nella voragine da cui gią sono passate.
      « Il nostro alto comando impiega le proprie forze con una parsimonia e una valutazione del bisogno, quali deriva dalla costante prontezza intuitiva delle situazioni sempre rinnovantisi. In una battaglia come questa, il bilancio delle forze ha una importanza capitale. Č da chiedersi fino a quale punto il nemico potrą battere sul terreno dove lo teniamo inchiodato, dove anzi, lo con-


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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