Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (55/153)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LA RESISTENZA SUPREMAleggere, si riconosce il carattere risolutivo che la battaglia dovrebbe avere secondo le invenzioni del nemico.
      « Nuovi documenti confermano che il comando austro-ungarico intende di ottenere risultati decisivi, di chiudere la partita con l'Italia, di ottenere la pace. II tenente maresciallo Soretic, prima che l'offensiva cominciasse, ha emanato alla sua divisione, la 42a, dislocata sull'altipiano di Asiago, quest'ordine del giorno : « Difensori della Patria! Dal mare Adriatico alle Alpi svizzere il nostro Sovrano attacca con tutte le forze armate il nemico che invano tenta con le sue astuzie di prolungare la guerra. Là di fronte a voi, sui baluardi nemici, sul ciglio dei boschi che voi scorgete, vi attende la gloria e l'onore, vi attendono un ottimo vitto, un magnifico bottino ed oltre a ciò anche la pace. Difensori della Patria! Fate tutti il vostro dovere, non risparmiate il nemico maledetto, e con l'aiuto di Dio sopportate questo ultimo sacrificio per il Sovrano e per la libertà della nostra bella patria ».
      « E la 42a divisione ha fatto il suo dovere : si è sfracellata contro la resistenza dei nostri e dei francesi fra Costalunga e Pennar.
      « Ma più che dai proclami, la vastità dello sforzo nemico si è rivelata dalla quantità delle forze che esso ha impiegato e logorato. Quaranta divisioni sono già state impegnate dal nemico nella battaglia, e 30 di esse risultano provate da perdite gravissime. »
      Il bollettino ufficiale del 21 recava :
      « Sul Montello, nella giornata di ieri, la pressione avversaria è continuata forte, ma venne ovunque contenuta dalle nostre truppe che, contrattaccando, riguadagnarono terreno. Tentativi nemici di avanzata verso occidente e verso sud animarono particolarmente la lotta ad oriente della linea Casa Gheller-Bavaria e nei pressi della stazione di Nervesa. La brigata Pisa (29° e 30°), avanzando con ammirevole slancio, catturò 400 prigionieri, molte mitragliatrici e ritolse intatte al nemico due nostre batterie di medio calibro, prontamente rimesse in azione contro l'avversario.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

Pagina (55/153)






Italia Soretic Asiago Patria Adriatico Alpi Sovrano Patria Dio Sovrano Costalunga Pennar Montello Casa Gheller-Bavaria Nervesa Pisa Bavaria