Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAil successo? Dopo tre anni di guerra, il problema degli uomini, che si impone a tutti i belligeranti, si impone anche a noi, e all'arduo problema debbono essere subordinati tutti i piani, tutte le iniziative : il più grave errore consisterebbe nel logorare gli effettivi in un'offensiva destinata a rimanere sterile. Un'avanzata nella pianura friulana, a cui non si può pensare senza un fremito di appassionato desiderio, non solo estenderebbe la fronte, esigendo un maggior impiego di forze, ma renderebbe più grave la minaccia che il nostro esercito ha sempre avuto sul fianco, cosicché gli effettivi da mettere in campo, dovrebbero essere di gran lunga superiori a quelli richiesti dalla semplice estensione lineare della fronte. Lo riconoscono anche autorevoli giornali esteri : così il Dàily Chronìcle ha messo in guardia il pubblico britannico contro le soverchie aspettative, osservando che « una avanzata oltre Piave non può essere ordinata all'esercito italiano finché i nemici rimangono in possesso delle montagne e minacciano il suo fianco sinistro» .
      Il successo nostro era certamente grandioso; ma non era lecito comprometterlo volendolo tosto sfruttare oltre quanto le circostanze consentissero.
      Ai protagonisti di quel successo il Re diresse quest'ordine del giorno :
      « Soldati d'Italia!
      « Otto giorni di epica lotta, nella quale rifulsero il valore e l'abnegazione e la tenacia di voi tutti, vi hanno dato il premio della vittoria.
      « Dapprima, la vostra resistenza magnifica spezzò la violenza dell' assalto avversario e ne sconvolse i disegni ambiziosi; poi, l'impeto irrefrenabile col quale, in fraterna e ardente gara con gli Alleati nostri e i marinai nostri, passaste immediatamente alla riscossa, ricacciò il nemico al di là del fiume per noi inviolabile. Così dal suo sforzo immane col quale sperava di sopraffarci per sempre, il nemico altro non ha raccolto che le sue gravissime perdite. Questo è stato perchè voi avete bene ubbidito
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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