Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA RESISTENZA SUPREMAdel loro nemico ereditario e l'hanno riportata colle loro armi. Gli alleati franco-britannici hanno prestato un prezioso aiuto nelle montagne, come gli italiani sono i primi a riconoscerlo, ma sono stati il Comando e il valore italiano che hanno ricacciato gli invasori ».
      11 colonnello Repington, commentando la ritirata austriaca sul fronte del Piave, scriveva nella « Moming Post » : « Dobbiamo certamente non dimenticare la bella difesa che i contingenti francesi e britannici hanno tenuto sulle montagne, ma possiamo con piena libertà ammettere che in questo attacco così spesso annunciato di tutto l'esercito austriaco contro l'Italia, gli italiani hanno subito l'urto più forte della battaglia ed hanno resistito con successo. È anche merito .degli italiani di aver co minciato immediatamente e di aver eseguita sino in fondo tutta una serie di contrattacchi violenti per impedire al nemico di estendere le posizioni che teneva sulla riva destra del Piave e di aver così circoscritto i suoi movimenti, obbligandolo infine a battere in ritirata. L onore della vittoria spetta anzitutto al generale Diaz ed ai suoi valorosi soldati. Non si può negare che la rivincita di Caporetto è stata presa molto abilmente e che gli italiani si sono mostrati ancora una volta superiori in ogni punto al nemico austriaco ».
      Il « Daily News » scriveva : « La vittoria italiana assume una vastità di prim'ordine. È dubbio se dopo la battaglia della Marna gli Alleati abbiano mai avuto un trionfo così completo e significante. Esso non solo cancella definitivamente l'impressione del disastro dello scorso autunno, ma rialza nella sua pienezza il prestigio .militare italiano. La vittoria italiana rende la situazione degli Alleati migliore di quanto sia mai stata dal 21 marzo ».
      Durante un ricevimento in un club, Sir Auckland Geddes, ministro del servizio nazionale disse : « Possiamo collettivamente render omaggio ai nostri alleati italiani per i loro gloriosi combattimenti. Essi si sono battuti in modo magnifico e ciò che hanno' fatto per noi e per gli Alleati non potremo mai dimenticare ».
      Il colonnello Feyler scriveva nel Journal de Genève :
      « Stavolta la disfatta è netta. Ancora non si hanno
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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