Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAe di continuo alimentate dal pronto e ricco affluire delle riserve.
      « Non č ora consentito di esporre partitamente nč quale fosse l'ordine iniziale del nostro schieramento, nč quali siano stati i successivi spostamenti delle riserve, e neppure di indicare alcun altra delle varie disposizioni mediante le quali il nostro esercito, pronto in un primo tempo a sostenere l'impeto nemico, ne sconvolse da per tutto le schiere e lo arrestņ nettamente.
      « Esso, attentamente vigilando ogni manifestazione dell'avversario, e tenendo un perfetto collegamento, potč aumentare sempre pił la propria resistenza colą dove il nemico, riuscito ad ottenere qualche vantaggio locale, moltiplicava il suo sforzo, e frustrarne nettamente gli intenti; poi, affrontandolo e affermando chiara la propria superioritą, lo sconfisse, obbligandolo a ripiegare sulle posizioni di partenza ed a rinunciare ai vantaggi per breve tempo ottenuti. Passņ quindi a vasta e vittoriosa controffensiva locale.
      « Aver saputo conquistare la superioritą sopra un nemico maggiore per numero e averla mantenuta costantemente durante tutte le fasi della battaglia č frutto delle predisposizioni prese, della dislocazione iniziale delle truppe e delle riserve e del successivo impiego di queste ultime.
      « Ma se l'idea che ci ha condotto alla vittoria e il modo con cui essa č stata tradotta in atto non possono trovar luogo in questa narrazione, gli effetti comunque ne appaiono evidenti, guardando come la battaglia si venne svolgendo.
      « Per dare al suo sforzo un carattere decisivo, 1 Au-stria-Ungheria concentrava sulla fronte italiana la quasi totalitą delle sue forze valide : 73 divisioni pari a circa 960 battaglioni, e almeno 7500 bocche da fuoco. 54 divisioni con circa 774 battaglioni venivano addensate sulle fronti d'attacco o a distanza utile per esservi impiegate tempestivamente ed almeno 6000 cannoni d ogni calibro vi erano messi in batteria. Altre masse di riserva erano pronte ad esercitare una poderosa pressione in vai d'Astico e in
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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Au-stria-Ungheria Astico