Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA RESISTENZA SUPREMAvai Lagarina, qualora sull'altipiano o sul Grappa o lungo il Piave, l'atteso sfondamento fosse avvenuto.
« Una minutissima preparazione precedette l'offensiva : le truppe furono addestrate ed esercitate ripetutamente nella nuova tattica d'assalto germanica — piccole formazioni sottili a cuneo miste di arditi, di fucilieri, di mitraglieri, di zappatori, e alimentate di continuo di munizioni e d'ogni altro mezzo d'offesa e di distruzione. Non solo venne apprestata grande quantità di materiale ordinario da ponte, ma si provvide a costruire a centinaia imbarcazioni leggere, capaci di pochi uomini, con le quali si contava di gettare di sorpresa i primi nuclei sulla destra del Piave, e di rinforzarli rapidamente senza subire gravi offese. Speciali manovre di passaggio compierono sui corsi d'acqua delle retrovie i reggimenti destinati a forzare la linea fluviale. Si- accumulò grande copia di proietti a liquidi speciali, poiché si faceva il massimo assegnamento sugli effetti dei gas per agevolare lo sfondamento. Si predisposero tutte le cautele per ammassare le truppe a nostra insaputa, vietando in modo assoluto ogni movimento di giorno. Si intensificò la propaganda patriottica fra i soldati e a tutti si promise ampio bottino da prelevarsi sulla preda che appositi reparti di requisizione avrebbero fatta nei paesi invasi; si alleggerì l'equipaggiamento e si migliorò il rancio. In pari tempo le nostre trincee venivano inondate di manifestini e di opuscoli intesi a scuotere la resistenza delle truppe e ad avvelenarle moralmente, nella stessa guisa con cui i gas asfissianti avrebbero dovuto avvelenarle fisicamente.. Per avere la certezza che nessun elemento sarebbe mancato al successo, l'inizio dell'offensiva fu più volte rimandato.
« Venne finalmente deciso l'attacco per la mattina del 15 giugno.
« Una energica azione dimostrativa tentata il giorno 13 contro le nostre posizioni del Tonale ne fu il prodromo disgraziato. La furia del nemico si ruppe contro il fuoco delle nostre batterie e contro la difesa magnifica della 5a divisione tra le quali si distinsero i battaglioni alpini M. Rosa, M. Clapier, Val Camonica e Tolmez-zo : 11 ufficiali, 185 uomini di truppa appartenenti a 4 di-
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