Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAziatosi violento alle ore 3, divenne tambureggiante alle ore 6.45.
      « Tra Brenta e M. Pertica : poco dopo le ore 7, una colonna della 27a divisione austro-ungarica travolgeva le difese di Col del Miglio ed espugnava Col del Fenilon, isolando prima ed occupando in seguito Col Moschin, dove le eroiche batterie 7a e 8a del 56° artiglieria da campagna e 152° da montagna continuavano a resistere fino alla nostra riscossa. Un'altra colonna puntava su Col del Fagheron raggiungendo la cappelletta di S. Giovanni. Nello stesso tempo, la 32a divisione avversaria, superate le nostre prime linee dell'Asolone, puntava sul fondo di vai S. Lorenzo e raggiungeva quota 1503 a ovest di M. Coston, ma il suo impeto si infrangeva rapidamente contro la difesa della nostra 18a divisione e segnatamente del 60° fanteria (brigata Calabria) e di riparti della brigata Bari (139°-140°). La 60a divisione nemica, espugnava la linea del Pertica, marciava su M. Rivon, impadronendosi della quota 1581 e minacciando da ovest il Grappa. La 4a rimaneva in riserva, ma subiva pur essa perdite notevoli per il fuoco d'artiglieria.
      « Al saliente del Solarolo, difeso dalla nostra 56a divisione, la 55a divisione austro-ungarica, respinta sul lato occidentale dalla brigata Ravenna (37°-38°), riusciva ad occuparne l'estremità settentrionale, pur ostinatamente difesa dalla brigata Como (23°-24°). La 50a divisione avversaria, infranti i suoi attacchi frontali, dovette limitarsi ad aggirare mediante infiltrazioni e circondare le Porte di Salton (fianco orientale del saliente del Solarolo) ove il 3° battaglione del 120° fanteria (brigata Emilia), benché decimato, resisteva eroicamente. La 20a divisione Honved, fulminata nella zona di ammassamento dal nostro tiro di contropreparazione e paralizzata anche dall'insuccesso della 50a, non era in grado di eseguire il divisato attacco al M. Tomba e la sua azione si riduceva a tentativi di riparti d'assalto subito ributtati. La 48a non poteva neppure essere impiegata.
      « Nella stessa giornata del 15 le valorose truppe della ferrea Armata del Grappa (4a) che con mirabile resi-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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