Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAtra i quali il comandante della colonna, 3 comandanti di battaglione e altri 40 ufficiali. Verso Candelų il nemico, profittando degli appigli del terreno, riuscė a insinuarsi oltre le linee avanzate; la brigata Caserta (267°-268°) aggrappandosi gii due capisaldi di Candelų e di Casa Pastori, oppose una barriera d'acciaio alle forze nemiche che per sette giorni, flagellate dal tiro incessante delle nostre artiglierie, falciate -dalle raffiche continue delle mitragliatrici, si dibatterono nella breve landa conquistata senza poter muovere un passo. Si distinse particolarmente il secondo battaglione del 268° reggimento.
      (( Schierata tra Candelų e Salgareda, la 45a divisione, reggendo all'urto di forze quadruple, sbarrava coi petti dei fanti delle brigate Sesia (201°-202°) e Cosenza (243"-244°) la via di Treviso; contrattaccava con la brigata Potenza (27l°-272°) e col primo gruppo bersaglieri ciclisti (4°-5°-12^ battaglione).
      Ŧ Pių vasta e profonda breccia aveva aperto il nemico il giorno 15 di fronte a S. Dona invadendo la zona compresa tra Croce, Paludello e il canale della Fossetta.
      Ŧ Da Croce, risalendo lungo il fiume, da S. Andrea di Barbarana seguendone il corso, con violente azioni di fianco, l'avversario cercō di staccare dal Piave le truppe del XXVIII corpo che ivi erano schierate, di riunire in tal modo le sue teste di ponte di Fagarč e di Musile. Non vi riuscė in quel primo giorno, mercč la resistenza della 25a divisione (brigate Ferrara (47°-48°) e Avellino (231°-232°) e 90° battaglione zappatori del Genio. Verone anzi contrattaccato e perdette prigionieri. Otto divisioni esso aveva impegnate nel possente urto.
      ŦLe accrebbe il dė seguente a 10 1/2 e rinnovō i suoi sforzi per guadagnar terreno sufficiente a combattere e a vivere : giā si delineava per esso il pericolo di rimaner compromesso in troppo angusto spazio, col fiume alle spalle. Mentre i suoi piani prevedevano per la sera del 16 l'occupazione della linea segnata dai tron^ chi ferroviari Montebelluna-Treviso-Mestre, con violenti contrattacchi la brigata Potenza (27l°-272°) l'impegnava fortemente nell'ansa di Zenson.
      Ŧ La 33a divisione, con la intrepida brigata Sassari
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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