Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA RESISTENZA SUPREMAavanti frementi di cogliere il frutto della vittoria. 1 forti nuclei di copertura e di retroguardia, i numerosi nidi di mitragliatrici guarniti da gente votata alla morte, venivano successivamente, metodicamente spazzati; la gragnuola dei proietti uccideva, feriva, mandava alla deriva nel fiume uomini, cavalli e materiali bellici del nemico.
      « Rapidamente le nostre truppe, passando su stuoli di cadaveri austriaci, raggiunsero la linea del fiume. Di fronte a S. Dona, dove forse l'avversario accarezzava l'idea di conservare una testa di ponte, il combattimento durò più a lungo, ma alla fine qui pure la riva destra del Piave venne completamente rioccupata.
      « La sera del 24 giugno la situazione anteriore alla battaglia era integralmente ristabilita : anche la testa di ponte di Capo Sile veniva rioccupata. Il secondo battaglione dell'81° fanteria, la .mattina del 25, eseguiva una magnifica puntata oltre il Sile a Porte del Taglio, e vi prendeva 400 prigionieri.
      « Avevamo vinto il nemico con una battaglia d'arresto facendo fallire i suoi piani ambiziosi, strappandogli con una vigorosa immediata controffesa tattica quasi tutti i vantaggi di terreno acquisiti nel primo urto : gli rimanevano i cocuzzoli del M. di Val Bella, del Col del Rosso e del Col d'Echele sull'altopiano d'Asiago, costituenti insieme con Cima Echar e con M. Melago una sorta di ridotto avanzato, utile a noi come fiancheggiamento e copertura delle nostre linee verso la conca di-Asiago, utile a esso come approccio alle nostre posizioni principali.
      « Per riavere il pieno possesso di codesta posizione cuscinetto e per affermare la nostra superiorità sull'avversario all'indomani della sua offensiva, il Comando decise la riconquista dei monti abbandonati.
      « La mattina del 29 giugno, dopo accurate esplorazioni, con l'appoggio di potente fuoco d'artiglieria, sottili colonne nostre del XIII corpo d'armata mista di fucilieri e di arditi si gettarono all'attacco. Il M. Val Bella venne conquistato rapidamente da fanti del 9° reggimento, da una compagnia del 3° bersaglieri e da una compagnia
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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