Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAczeco-slovacca e difeso poscia saldamente contro i ritorni offensivi dell'avversario da tutta la brigata Regina (9°-10°).
      « Il giorno dopo anche il Col del Rosso e il Col d'E-chele venivano strappati al nemico in una vivace lotta a corpo a corpo sostenuta da riparti della brigata Teramo (241°-242°) del 265° fanteria (brigata Lecce) e di arditi bersaglieri del 3° reggimento.
      « Il nemico che ci aveva opposto quattro divisioni complete — la 3a Edelweiss, la 26a Schiitzen, la 36a, la 53a — ed elementi di altre due, la I8a e la 74\ subì perdite gravissime. 88 ufficiali, 1935 uomini di truppa, 8 cannoni, 82 mitragliatrici, 5 lanciafiamme, 4 lanciamine, più di 2000 fucili e ingente quantità di materiale da guerra rimase n%^le nostre mani; ricuperammo anche 15 bombarde catturate dal nemico nella sua offensiva.
      « Con una serie di azioni locali, eseguite a partire dal 2 luglio dal IX Corpo d'armata, venne integralmente ristabilita la nostra occupazione primitiva della regione a nord-ovest del Grappa, dal fondo della valle S. Lorenzo alle Rocce Anzini (margine di vai Brenta) : catturammo 25 ufficiali, 608 uomini di truppa e 24 mitragliatrici. Le nostre posizioni vennero migliorate notevolmente anche alle Porte di Salton, il 4 luglio, e al Roccolo di Casa Tasson : complessivamente furono presi altri 4 ufficiali, 74 uomini di truppa, 6 mitragliatrici e un lanciafiamme.
      «.Carattere nettamente offensivo ebbe l'operazione svolta per ricacciare il nemico oltre il Piave nuovo, da Intestadura alla foce-
      « L'azione, condotta simultaneamente dalla 54a divisione mossa dal Piave Vecchio e marciante verso sudest e della 4a che, uscendo dalle teste di ponte di Ca-vazuccherina e di Cortellazzo agiva in direzione di est-nord-est, si iniziò all'alba del 2 luglio. La lotta si frazionò in infiniti episodi, occorrendo vincere la resistenza molteplice accanitissima di una sistemazione difensiva a nuclei di mitragliatrici, mirabilmente adattata alle condizioni del terreno in gran parte allagato e percorribile solo attraverso pochi passaggi obbligati. Dopo quattro
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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