Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA RESISTENZA SUPREMA -
che non ebbe tregua, si svolse il complesso servizio dei trasporti ferroviari. La Direzione dei Trasporti dell'Intendenza Generale fu, come sempre, mirabilmente coadiuvata dal personale delle Ferrovie dello Stato; nelle stazioni più avanzate il servizio continuò anche sotto il fuoco dell'artiglieria ed i bombardamenti dei velivoli avversari.
« Così, con la piena vittoria nostra, finiva la grande battaglia dall'Astico al mare che nell'ambizioso concetto avversario avrebbe dovuto segnare il crollo della fronte italiana e l'inizio della sconfitta dell'Intesa. Essa invece per il mirabile valore delle nostre truppe, ha segnato il nostro trionfo e l'inizio di una riscossa decisiva. Le conseguenza della sconfitta per gli austriaci non possono ancora essere apprezzate in tutta la loro gravità. Il nemico ha avuta ridotta la sua occupazione territoriale di circa 70 km. quadr. Informazioni venute da ogni parte concordano col dire che esso lamenta oltre 80.000 uomini, perduti tra morti e prigionieri, su un totale di 230-250.000 fuori di combattimento: 524 ufficiali e 23.951 uomini di truppa, 70 cannoni, 75 bombarde, 1234 mitragliatrici, 151 lanciafiamme e 37.000 fucili sono rimasti nelle nostre mani.
« Il nostro esercito, uscito vittorioso dalla grande prova affrontata e ritemprato a nuove lotte, prosegue deciso e con incrollabile fede verso il compimento dei destini della Patria ».
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