Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      - LA GRANDE GUERRA D'ITALIAIl bollettino ufficiale del 1° luglio recava :
      « Sull'altipiano di Asiago, nella mattinata di ieri, le valorose truppe del nostro XIII Corpo d'Armata hanno ripreso l'azione.
      « Il formidabile Col del Rosso venne conquistato di slancio. Il Col d'Echele fu teatro di aspra lotta durata l'intera giornata. Alla fine il valore dei nostri ebbe ragione dell'ostinata resistenza avversaria e la contesa posizione restò nelle nostre mani.
      « Sul mezzogiorno e nel pomeriggio l'avversario sferrò due forti attacchi contro il monte di Valbella, ma le masse nemiche, falciate dal tiro d'artiglieria, furono nettamente arrestate dalle nostre fanterie ed obbligate a retrocedere.
      « Gli aeroplani contribuirono arditamente a tutte le fasi delia lotta. Le perdite subite dal nemico nella giornata del 29 ed in quella di ieri risultano di una gravità veramente eccezionale; 88 ufficiali e 1935 uomini di truppa vennero fatti prigionieri.
      « Le nostre perdite, mercè la grande decisione nell'attacco e la eccellente cooperàzione delle artiglierie, sono state assai lievi.
      « Sul rimanente della fronte l'attività combattiva si mantenne ieri normale. In Val Daone e in regione Noz-zolo (Giudicariìe) sorprendemmo piccoli posti nemici, catturando alcuni prigionieri e mitragliatrici. In regione Zugna tentativi di attacco di nuclei avversari vennero respinti ».
      E un comunicato Stefani della stessa data soggiungeva :
      « Con la riconquista del Monte di Valbella, del Col del Rosso e del Col d'Echele, persino i modesti vantaggi di terreno che le truppe austro-ungariche avevano potuto conseguire nell'Altipiano di Asiago nella prima giornata della fallita offensiva, tornano a noi. La situazione è integralmente ristabilita quale era prima del grande attacco, e dello sforzo nemico completamente annientato rimane traccia soltanto nei diari gloriosi della nostra vittoria.
      « Cima Echar, Monte di Valbella, Col del Rosso e — 106 —


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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