Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA RESISTENZA SUPREMAquelle posizioni, catturando 127 prigionieri, alcune mitragliatrici e quattro cannoncini da trincea.
      « A sud di Asiago riparti britannici eseguirono un felice colpo di mano, riportandone un ufficiale, 42 uomini di truppa ed una mitragliatrice.
      « Nella regione nord-occidentale del Grappa, azioni iniziate stamane all'alba ci hanno assicurato il possesso di importanti posizioni e la cattura di 569 prigionieri, dei quali 19 ufficiali, e di molte mitragliatrici.
      « Nella giornata del 29 e 30 giugno sul Monte di Val-bella, sul Col del Rosso, sul Col d'Echele prendemmo quattro cannoni, 15 bombarde, 57 mitragliatrici, parecchie migliaia di fucili e grande quantità di materiale da guerra ».
      Fu un'azione fulminea di sorpresa. Niente preparazione di artiglieria che avrebbe dato l'allarme al nemico. Alle ore 3 del mattino — narrava il Fraccaroli — le fanterie scattano in silenzio. Gruppetti di « arditi » sono scagliati innanzi a scovare, a soffocare le piccole guardie per aprire i primi varchi all'irruzione. Le prime scaramucce, i colpi di pugnale, le bombe a mano nei piccoli posti d'avanguardia nemici, svegliano l'artiglieria austriaca che comincia a tempestare le nostre linee costituendo anche tiri di sbarramento. Ma le fanterie nostre erano già in gran parte arrivate fin sotto le linee avversarie. Le nostre artiglierie danno alle fanterie un aiuto indiretto, ma prezioso. Tirano accentrando il fuoco contro le batterie nemiche per sconvolgerne l'azione. Poi intervengono nell'azione precedendo gradatamente con una fascia di fuoco le nostre fanterie che avanzano. La collaborazione risulta perfetta.
      La resistenza degli austriaci è forte, tenace; ma l'assalto italiano è vertiginoso. 1 balzi di piccoli gruppi nostri nelle trincee e nei camminamenti sorprendono, sgo, minano i presidi. Torme di prigionieri vengono incolonnate nelle prime luci dell'alba; sezioni di mitragliatrici sono prese d'assalto nelle loro postazioni. Rapide lotte tumultuose; i mitraglieri sono abbattuti o presi, le mitragliatrici voltate e messe immediatamente in azione contro l'avversario. Di una ventina di mitragliatrici cattura-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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