Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAfronte a nemici che tengono le loro forze chiuse nei loro porti muniti. Mentre le squadre di battaglia si tenr gono pronte a raccogliere ogni sfida, non c'è modo di combattere con seria probabilità di infliggere al nemico perdite sensibili, se non insidiandolo continuamente nei suoi stessi ripari mediante un impiego sapiente e coraggioso del naviglio sottile ».
      Nella notte del 15 maggio 1918 il comandante Pellegrini penetra nel porto di Pola, silura una corazzata tipo Viribus Unitis e danneggia YErzherzog Franz Ferdinand di tipo Radetzky. 11 comandante Pellegrini, ben sette volte tentò^ l'impresa, confortato dall'idea che lo guidava; e finalmente riuscì, guidato dalla eroica forza di volontà che lo sosteneva.
      Anche Rizzo doveva inferire alla Marina austro-ungarica un ben altro colpo nelle acque di Premuda.
      L'I 1 giugno 1918 un bollettino del Capo dello Stato Maggiore della Marina comunicava :
      « All'alba del 10 corrente, presso le isole dalmate, due nostre piccole siluranti al comando del capitano di corvetta Luigi Rizzo, da Milazzo, attaccavano una divisione navale austro-ungarica costituita da due grandi corazzate tipo Viribus Unitis protette da dieci cacciatorpediniere.
      « Le nostre unità, audacemente sorpassata la linea dei cacciatorpediniere, colpivano con due siluri la nave capolinea e con uno la seguente; rincorse dai cacciatorpediniere ne danneggiavano gravemente una e rientravano incolumi alla loro base ».
      E un comunicato Stefani dava questi particolari :
      « Un comunicato del Capo di Stato Maggiore della Marina ha dato sobriamente notizia agli italiani della magnifica impresa marinara che ha recato un fiero colpo alla potenza dell'Austria sul mare che conviene illustrare nei suoi principali particolari, affinchè sempre me^ glio risulti come la nostra Marina eserciti una incessante attività in Adriatico e sappia cogliere le occasioni per quanto rare e fugaci, di infliggere ogni possibile danno
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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