Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAliani andavano a bombardare i grandi depositi di artiglieria e di truppe austriache nei boschi di Panovizza e sulle pendici dei colli che appartengono al sistema del San Marco e della Vertoibizza. Per dieci giorni consecutivi, su tutte le località austriache di quella fronte, gli aeroplani italiana volarono seminando il terrore e la distruzione. Volarono sull'Hermada e sulla valle che sta dietro a questa altura, sulle artiglierie annidate nella valle di Brestovizza, sull'alta valle del Vippacco, sulla selva di Ternova, bombardarono Santa Lucia e Tolmino, arrivando sino a Tarvis e più lontano ancora. Intanto altre spedizioni più audaci si spingevano al di là del-l'Hermada, a Duino, a Sistiana, a Nabresina.
L'opera degli aeroplani durante quell'offensiva non fu soltanto quella del bombardamento al semplice scopo di distruzione : servì sopra tutto ad arrestare i possibili ritomi offensivi degli austriaci contro le trincee di prima linea, che i nostri andavano mano mano conquistando.
Vi furono piloti di Caproni che per 7 ore consecutive, volando, continuarono a gettar bombe ed a mitragliare il nemico persino a 500 metri da terra; vi furono altri che piombando con rapide discese da altezze inverosimili, rovesciavano in furia i loro esplosivi sui campi austriaci e poi riuscivano ad innalzarsi rapidamente senza essere colpiti dal violento fuoco degli antiaerei.
E dovunque le bombe degli aviatori italiani grandinarono sulle linee austriache, sui camions, sulle batterie, sulle lunghe colonne di carri, sulle file di soldati in marcia; si ebbero intere colonne di salmerie disperse, plotoni di fanteria annientati, batterie sfasciate e ridotte al silenzio, incendi nei depositi e nei magazzini. Dovunque, innanzi alle nostre fanterie che irrompevano per i varchi dei reticolati squarciati, procedevano sicuri e terribili i Caproni, recando la distruzione nel campo opposto-, demoralizzando le truppe, ostacolando il riorganizzarsi e l'accorrere in aiuto di quelle retrocedenti, dinanzi al nostro attacco.
In quello stesso mese d'agosto 1917 furono compiu-
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