Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (141/153)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LA RESISTENZA SUPREMAti voli superbi delle nostre squadriglie di Caproni sui forti, sulle navi, e su tutte le opere militari di Pola; le squadrigie dei velivoli italiani seppero sfidare 300 cannoni che invano sparavano da tutte le postazioni antiaeree di Pola e dei dintorni, quando molte decine di apparecchi nostri andarono a compiere la loro missione e ritornarono incolumi. A quelle audaci spedizioni oltre l'Adriatico, che si svolgevano tra le insidie dell'oscurità e della foschia, parteciparono 240 uomini complessivamente tra piloti, osservatori e mitragliatori.
      « Il lavoro per la preparazione della nuova battaglia — scriveva in quei giorni il Fraccaroli — è cominciato subito dopo la nostra offensiva del maggio. E continuò senza interruzione fino all'esplodere della nuova offensiva, e senza interruzione continua adesso sopra l'ardore de^a battaglia.
      « Per tre mesi noi abbiamo avuto ogni giorno — dall'alba al tramonto, in una successione di voli — almeno sessanta apparecchi in ricognizione. Alla metà di giugno le squadriglie furono aumentate e rinforzate. Nuovi piloti e nuovi osservatori affluirono dalle scuole : nuovi rapidi potenti apparecchi affluirono da officine italiane : completamente italiani di ideazione, di costruzione, di materiale. La flotta da esplorazione ingigantiva. Da sopra Tolmino giù giù fino al mare erano stormi d'ali tricolori.
      « Si volò subito nel maggio per scoprire e seguire i lavori di assestamento che il nemico era costretto a fare per organizzare le nuove difese sul Medio Isonzo, nella piana di Gorizia e sul Carso, sulle nuove linee dove lo avevamo spinto.
      « Quasi tutti gli apparecchi prendevano fotografie. Seguivano l'apparire, il disegnarsi, lo svilupparsi delle nuove linee. Dove era iniziato un lavoro, tornavano il giorno dopo per vedere come procedesse, per prendere le quotidiane fotografie del suo progredire. Naturalmente, se il primo giorno vi potevano arrivare quasi di sorpresa, nei giorni che seguivano erano aspettati, e com-battutissimi. L'apparecchio da esplorazione non si commoveva. Pilota e osservatore avevano un ordine preciso :
      — 141 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

Pagina (141/153)






Caproni Pola Pola Adriatico Fraccaroli Tolmino Medio Isonzo Gorizia Carso