Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAtornare con notizie e con fotografie. E procedevano imperterriti fra Io sbocciare dei proiettili : si abbassavano alla quota giusta per prendere le fotografie, l'osservatore metteva in azione la macchina fotografica, il pilota indirizzava l'apparecchio sopra la linea da rilevare...
« La nostra guerra dall'alto non si limitava all'andare al di là, sulle linee austriache. Bisognava anche impedire agli aviatori austriaci di venire al di qua, sulle linee italiane.
« Aeroplani nostri da ricognizione e da caccia si distribuirono in faticose, durissime crocere per sbarrare le vie dell'aria agli aviatori nemici. Era come una nuova fantastica trincea che sorgeva nel cielo. E gli austriaci non passarono. In tre mesi, quasi nessun aviatore nemico portò innanzi le sue ali sopra le nostre linee. Tentativi di puntate furono respinti rapidamente.
« Con apparecchi italiani più veloci e più resistenti portammo i segni tricolori a sessanta a settanta chilometri oltre le linee. Ispezionammo tutto il campo vastissimo dei depositi, dei rifornimenti, delle riserve. Le maggiori arterie e le città e i paesi e-le linee ferroviarie e le stazioni vicine e lontane furono studiati e sezionati come si seziona un'corpo sulla tavola anatomica. Poi, sulle indicazioni degli esploratori, le nostre vulcaniche squadriglie da bombardamento andarono a rovesciare migliaia di bombe.
« Fu segnalato un grosso movimento ferroviario nella valle della Sava, furono scoperte nella valle delle nuove linee arretrate di difesa non ancora complete. Venne trovata un'altra linea che corre con qualche interruzione da Adelsberg fino a Idria.
« Con queste esplorazioni lontane "il quadro sulla situazione del nemico era completo. Ma un altro lavoro restava da fare : inquadrare con esattezza il tiro delle nostre artiglierie sulle posizioni che si volevano abbattere.
« Anche questo fu fatto. Quando cominciò nel pomeriggio del 17 agosto 1917 il bombardamento colossale che si sviluppò il giorno dopo da Tolmino al mare, le nostre artiglierie lavoravano come sopra una scacchiera co-
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Sava Adelsberg Idria Tolmino
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