Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIApiù oltre il momento in cui sia possibile la conclusione di una pace che non tocchi il nostro onore. Anche per ciò non aspettammo fino ad oggi, prima che io intervenissi attivamente a promuovere l'idea della pace, sostenuto dall'accordo con gli alleati che operano insieme con noi. Io nella notte del 5 ottobre diressi per mezzo della Svizzera al Presidente degli Stati Uniti d America una nota nella quale lo prego di prendere a cuore il ristabilimento della pace e di mettersi perciò in relazione con tutti gli Stati belligeranti. La nota arriverà oggi o domani a Washington. Essa è diretta al Presidente degli Stati Uniti, perchè questi col suo messaggio al Congresso nel gennaio del 1918, e colle sue posteriori manifestazioni, specialmente col suo discorso di New York, del 27 settembre, espose un programma di pace generale che possiamo accogliere quale base dei negoziati. Ho fatto questo passo sulla via verso il benessere non solo della Germania e dei suoi alleati, ma di tutta l'umanità sofferente da anni a causa della guerra, anche perchè credo che il movimento rivolto alla felicità avvenire, che il Presidente Wilson annunciò, si trovi in piena armonia con le idee generali nelle quali agisce pure il nuovo Governo tedesco e con esso la stragrande maggioranza del nostro popolo.
« Quanto a me, i miei precedenti discorsi, tenuti dinanzi ad altre assemblee, posson attestare come nelle idee che io mi faccio della pace futura, non si è compiuto alcun cambiamento. Dà quando fui incaricato della direzione degli affari dell'Impero, ciò che voglio è una pace retta, durevole per tutta l'umanità, e credo che tale pace sarebbe nello stesso tempo il più saldo baluardo del futuro benessere della nostra patria. Perciò, riguardo alla pace, non vedo un divario fra i dettami del dovere nazionale e i dettami del dovere internazionale. Il punto decisivo sta per me esclusivamente in ciò, che questi dettami siano riconosciuti vincolanti e siano rispettati con eguale rettitudine da tutti coloro che vi partecipano, come è il caso da parte mia e da parte degli altri membri del nuovo Governo ».
In sostanza si anelava alla pace, ma per poterla
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