Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IICOME FU IMPEGNATA LA BATTAGLIA
Il compito del nostro Esercito — Carattere delle operazioni — Sul massiccio del grappa — una catena di incursioni — La mossa decisiva — Il Piave varcato — La grande vittoria — Il proclama di Diaz — Il Re in prima linea.
L'insuccesso dei tentativi diplomatici rendeva più intensa l'attenzione del pubblico sui campi di battaglia. A contatto col nemico, lungo la vasta fronte, l'esercito italiano giorno per giorno si dimostrava pari al suo compito di tenere impegnate con la sua pressione tùtte le forze austriache, per quanto numericamente superiori e per quanto avvantaggiate dalle posizioni dominanti.
Non era ancora l'offensiva; le operazioni in corso ne costituivano appena il preludio. Era in sostanza un'importante operazione locale, che si svolgeva tra il Grappa e il Piave, con tendenza ad aggirare il massiccio da nord-ovest. Notevole era la resistenza del nemico. Le truppe austro-ungariche contrattaccavano con ostinazione disperata e contendevano le posizioni fino all'estremo. Gli ordini austriaci erano di non cedere a nessun costo.
11 giornale L Epoca notava :
« Da rilevare il meraviglioso spirito offensivo delle nostre truppe. Esse si battono fra le più terribili difficoltà che possa opporre un'arte di guerra raffinata, in un difficilissimo terreno, con lo slancio dei primi giorni della guerra. Sanno che la loro azione può essere l'inizio di una battaglia decisiva per la rapida conclusione della pace, e si battono per finirla, magnifiche di impeto e di fede )>.
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