Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAIl nemico resistette accanitamente su tutta la fronte e reagì con violenti contrattacchi alla destra della nostra testa di ponte nei pressi di Falzé. Nello stesso tempo la Decima armata, passato il Piave alle Grave di Papado-poli, superate le due linee di trinceramenti che univano le isole, attaccava e sfondava le fasce successive di difese organizzate dal nemico sulla sponda sinistra del fiume. Dalla breccia aperta, le truppe del XIV corpo d'armata britannico, dell'Xl e XVIII italiano hanno dilagato raggiungendo ad oriente la linea del Monticano e oltrepassando a nord la ferrovia di Susegana, conquistando così l'importantissimo sbocco dei monti della Priula.
      « La brillante e ardita manovra della Decima armata, minacciando il fianco sinistro delle truppe nemiche tenacemente aggrappate alle colline che scendono al Piave nei pressi di Valdobbiadene e Susegana, le ha obbligate a ripiegare dalle loro posizioni di Colfosco, ha agevolato il passaggio sulla sinistra del fiume di nuove e rilevanti forze nostre.
      « La lotta continua, ma la prima battaglia, la battaglia per il passaggio del Piave, è vinta ».
      Degli ampi sviluppi di questa prima battaglia vinta sul Piave danno conto i seguenti bollettini del Comando Supremo :
      30 ottobre, ore 12. — La nostra offensiva, preceduta dalla occupazione delle Grave di Papadopoli e dai colpi di mano sull'altipiano di Asiago, iniziata nella notte sul 24 nella regione del Grappa ed estesa il giorno 26 al Medio Piave, si è ieri ampliata verso sud.
      Anche la gloriosa Terza Armata è entrata nella lotta.
      Dal Brenta al mare è un solo ed ampio fronte di battaglia sul quale combattono tenacemente i tre quarti dell'Esercito italiano, affratellati col valoroso XIV Corpo di Armata britannico, con una gagliarda divisione francese e col giovane ed ardito 332° reggimento di fanteria americana.
      Fra Brenta e Piave le azioni di artiglieria di ecce-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 24. Il trionfale epilogo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 202

   

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