Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IL TRIONFALE EPILOGOstri soldati e la fede che li anima, riesce a tenere impegnato in quella regione fin dal 24 ottobre il nemico che si dissangua in una resistenza a fondo portando in linea quanto colà ancora possiede di riserve e di mezzi.
« L'azione si sviluppa regolarmente, rapidamente. Truppe da montagna italiane, appoggiate alla 23a Divisione francese, hanno occupato il gruppo del Cesen, posizione militare importantissima per il dominio che essa ha sulla stretta di Quero e sul solco S. Pietro di Bar-bozza-Serravalle congiunto al corridoio Porta delle Alpi-Serravalle-Vittorio nel quale sboccano tutte le grandi comunicazioni tra la regione tridentina e la pianura veneta.
« Altre colonne', penetrate nel solco S. Pietro di Barbozza-Serravalle, hanno oltrepassato Fellina. Truppe leggere hanno raggiunto Vittorio. Il Monticano è superato su ampia fronte e anche il basso Piave è ora varcato dalla Terza Armata. •
« Tutte queste azioni coordinate al piano generale si integrano a vicenda in una perfetta armonia di vigile manovra."
«. Le popolazioni accolgono entusiaste e commosse i liberatori. Descrivono", esecrando, i soprusi, le spogliazioni, i vandalismi del nemico ». .
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