Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IliGLI SVILUPPI DELLA LOTTA
La breccia aperta — La prima tappa della riscossa — Immenso bottino — Gli avvenimenti precipitano — Il crollo dell'Austria — Un parlamentario per l'armistizio — Gli ultimi successi.
La lotta si faceva sempre più serrata. Rino Alessi, che seguiva da vicino l'avanzata delle nostre truppe, notava che il disegno strategico della battaglia s'era delineato nettamente nel pomeriggio del 28 ottobre con lo sfondamento e la conquista oltre Piave della vasta zona munitissima di organizzazioni tattiche, compresa fra la strada di Roncadelle e il ponte della Priula. Mentre gli austriaci, nella offensiva del giugno scorso, avevano potuto raggiungere la maggiore profondità media della loro occupazione nella prima giornata, con maggiore accortezza e più tenace volontà, le forzé italiane ed i contingenti alleati mostrano di voler procèdere gradualmente, in modo che ogni nuovo attacco segni un ampliamento della conquista, così solido nei punti avanzati e così ben guardato alle spalle, da garantire l'ulteriore sviluppo del piano. II primo passaggio del fiume si è • svolto in mezzo a difficoltà di ogni genere, specie sul fronte della dodicesima Armata mista di Graziani e dell'ottava Armata italiana di Caviglia. Per due notti ed un giorno i grossi reparti stabilitisi davanti a Valdobbiadene, avente sopra la minaccia incombente delle colline folte di cannoni, e nella piana di Sernaglia, tutta seminata di mitragliatrici, non hanno tremato al pensiero che dietro di loro i ponti non reggevano alla violenza della rapida e al metodico e ben aggiustato tiro di martellamento delle
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