Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL TRIONFALE EP.ILOGOartiglierie. Nonostante i repetuti contrattacchi, le sette divisioni dell'armata di Schoenburg non erano riuscite a disimpegnare un solo tratto della cosidetta linea dei paesi espugnata dai nostri la mattina del 27.
      Boroevic, che comandava tutti i settori dalla stretta di Quero al Mare, si trovò nell'impossibilità di sottrarre forze da quella parte per rinforzare l'ala destra della « Isonzo Armée », già in gran parte soverchiata nella linea di maggiore resistenza della decima Armata mista di Lord Cavan. Con rapido intuito manovriero il nostro alto Comando ha stabilito che, appunto dalla breccia aperta sul fronte della « Isonzo Armée » più profondamente fosse approfondita la minaccia di tutto Io schieramento nemico lungo il Piave.
      E quivi, nel pomeriggio del 28, la lotta si è intensificata sino a produrre la grande « trouée » indispensabile al raggiungimento del primo successo strategico della battaglia.
      Alle 12,30 del 28 ottobre, dopo violenta preparazione di fuoco, le divisioni della decima Armata muovevano simultaneamente all'attacco. Fra il Piave ed il Monticano, ad oriente della ferrovia di Susegana, il ter-, reno è a coltivazione asciutta. I campi sono ricchi di filari di siepi e di alberate che rendono assai difficile l'orientamento. Malgrado ciò, pochi momenti dopo il primo scatto, i fanti britannici rovesciavano alla sinistra gli ultimi tratti della linea nemica di massima resistenza. Proseguendo nella rapida avanzata costringevano gli austriaci a sgomberare tutte le difese di sponda sinistra da casa Vendrame fino a un chilometro a nordest del ponte della Priula. L'ampiezza della nostra occupazione rispetto al corso del Piave aumentava di sei chilometri, garantendo in tal modo molto spazio prezioso per la costruzione di nuovi passaggi tra le Grave e la stazione di Susegana. Alla destra le truppe del nostro undicesimo Corpo d'Armata, al comando di quel prode generale Paolini, sul cui petto splende la medaglia d'oro al valor militare, con travolgenti irruzioni superavano i paesi di San Polo, Ormelle, conquistavano numerose batterie di ogni calibro, catturavano migliaia di
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 24. Il trionfale epilogo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 202

   

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