Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAprigionieri e verso sera prendevano contatto al di lą di Vazzola con le retroguardie austriache poste a difesa dei ponti sul Monticano. Nel corso di questa avanzata le nostre pattuglie si incontravano con le prime famiglie delle terre invase, presso il borgo di Rai. I villaggi che le fanterie lasciavano dietro la loro marcia irresistibile si coprivano istantaneamente di piccole bandiere tricolori, che i soldati portavano entro il tascapane insieme coi viveri di riserva e le munizioni. Pure il 14° Corpo d'Armata britannico del generale Balington toccava sull'imbrunire il Monticano presso Vareno. Alla sua sinistra entrava allora in azione il 18" Corpo d'Armata italiano al comando del generale Basso, il quale con una velocissima manovra avvolgente conquistava il caseggiato di Santa Lucia, e gettava le sue avanguardie sulla strada che da Bocca di Strada porta a Conegliano.
      Il pronto successo ottenuto dall'ala sinistra della 10a Armata, portava di conseguenza un rapido infiacchimento della resistenza avversaria sulle colline che stanno di fronte alla falda orientale del Montello. Nella prima parte della notte sul 29 le nostre truppe passavano il Piave anche tra Nervesa e la foce del torrente Soligo, ed ali alba, con un attacco alla baionetta, arrivavano addosso ai cannoni di Col Fosco e di Colle ' di Guardia, aggirando Susegana da settentrione. Dopo un breve riposo i battaglioni del 18° Corpo d'Armata, da Santa Lucia avanzavano su Sarano e da Bocca di Strada su Ca-polongo.
      Conegliano, prima tappa gloriosa della nostra riscossa militare, non distava ormai pił di tre chilometri. I soldati vedevano il grande arco delle bianche ville settecentesche uscire nitide e quasi intatte dalle brume mattutine ai piedi del poetico anfiteatro dei colli che salgono dolcemente verso Vittorio.
      Con gli occhi bagnati di lagrime salutavano quella visione, simbolo della libertą e redenzione di tutti i paesi e le cittą abbandonate un anno addietro con la morte nel cuore. Alle nove circa i battaglioni della brigata Como, preceduti da pattuglie di ciclisti e di cavalleg-geri, toccavano lo stradone di Susegana, al punto di in-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 24. Il trionfale epilogo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 202

   

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