Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL TRIONFALE EP.ILOGOieri noverati più di 20.000 prigionieri tra i quali il comandante della 55a divisione Schutzen ed il comandante del settore di Vallarsa. Altri 15.000 prigionieri vennero contati nella sola giornata di ieri nel territorio della Sesta Armata. L intera I8a divisione austriaca si è arresa alla 48a divisione britannica. Nella pianura la 4a divisione di cavalleria, guadato il Tagliamento dopo vivace lotta nei pressi del ponte di Gonzicco (Spilimbergo) distrutto dal nemico, ha catturato sei battaglioni nemici, tre batterie di artiglieria, parecchie compagnie di mitragliatrici. La 44a divisione Schutzen comandata dal generale Sdhonhauer composta di una superba brigata da montagna (12° reggimento Gebivaschutzen) della 86a brigata Schutzen (2 e 21 regg.) e la (9a brigata della 10.a divisione (15 e 55 regg.) si sono arrese alla terza divisione di cavalleria insieme con 20 batterie.
      « Il contegno delle truppe italiane e di quelle alleate che con esse han diviso rischi e fortune, è stato dovunque splendido. Da tutti i comandi giungono segnalazioni di reparti che si sono distinti per valore e per instancabile energìa. Vanno ricordati tutti i corpi d'armata della Ottava Armata. L'ottava che eseguì la manovra decisiva di Vittorio e che col concorso del corpo d'Armata d'assalto conquistò la stretta di Fadalto il 22 e per la prima passò il Piave e resistette con le sue truppe isolate sull'opposta riva ai contrattacchi avversari e cooperò con slancio alla liberazione della conca bellunese, la 22a, che superate le difficoltà del passaggio del Piave varcate le prealpi di Belluno si spinse vigorosamente nella valle del Cordevole vincendo asprissime resistenze e va ricordata a titolo d'onore la 52.a divisione italiana, 12.a Armata, tutta composta d'alpini che lottando fraternamente a fianco della 23.adivisione francese, passò il Piave, infranse in dura lotta la strenua resistenza nemica, conquistò il monte Cesen, ridiscese al Piave a monte di Feltre e trovato il ponte di Buschi distrutto varcò il fiume con passerelle improvvisate continuando instancabile ad incalzare il nemico nelle montagne al di là. Molto si sono distinti il 1gruppo del reg. gimento cavalleggeri di Padova (21) che superata la cre-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 24. Il trionfale epilogo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 202

   

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