Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAzione, al compito di garantire la Vostra sicurezza ed il Vostro benessere.
« In nome della gran Madre Italia, io grido entusiasticamente : Viva Trieste!
3 novembre 1918.
Il Governatore Tenente Generale Carlo Petitti di Roreto ».
L'ingresso delle nostre truppe nella città adriatica fu così descritto da Sem Benelli, che in qualità di ufficiale vi prese parte :
« Ieri, 3 novembre, alle ore 16,20, entrammo a Trieste. Nessuna terra fu redenta mai con tanto giubilo. Nes-sun'anima con tanta esultanza ritrovò mai il Paradiso perduto.
« Appena le navi furono scorte, torrenti di popolo scesero al mare e sulle banchine gremite si levarono le voci e le braccia in un solo osanna : Italia! ItaliaL Italia!
« In cospetto di tutta la moltitudine inginocchiata sul molo, l'<( Audace », la prima nave della squadra che approdò a San Carlo, fu nuovamente consacrata. Fu sposata all'Adriatico.
« Il generale governatore, alla presenza del giovane comandante, sparse sulla prua vittoriosa, che aveva recato tutto l'amore, il vino biondo, in memoria del sangue liberatore.
« Un singhiozzo immenso, multanime, scosse allora un'anima sola straripante di consolazione.
« Nel cielo bigio caliginoso della sera i colori nazionali avevano intanto acceso dovunque il più bel fuoco che mai si potesse concepire.
« Finalmente i soldati scesi dalle navi e dai trasporti conobbero intero 1 ardore dei fratelli dell'altra sponda. I superstiti della tirannia abbracciavano baciavano come sacre reliquie i soldati che avevano vinto per loro tante battaglie.
« Ho visto uomini e donne perdere i sensi configgendo gli occhi sulle navi nostre, baciando la nostra, la loro bandiera.
« Ho visto vecchi decrepiti sostenuti dai parenti cer-
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