Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL TRIONFALE EPILOGObre e il 10 ottobre, circa 800 pezzi di medio e grosso calibro, altri 800 di piccolo calibro più 500 bombarde, si trasferirono sulla nuova fronte in piccola parte dalla riserva generale, ma per la parte maggiore da lontane ed elevate posizioni di montagna; scelsero le loro posizioni, vi si installarono, prepararono i loro tiri, e con le artiglierie sì concentrarono anche nello stesso periodo 2.400.000 colpi; tuttociò sotto una pioggia torrenziale e continua, in difficili condizioni sanitarie delle truppe;, e ben 21 divisioni si concentrarono in pari tempo, per la maggior parte con marce a piedi e di notte sulla nuova fronte, provenendo da dislocazioni arretrate o da altri settori. Sull'altipiano, per non fornire all'avversario indizi che avrebbero potuto riuscirgli preziosi, si dispose perchè, pur sottraendo forze ad artiglierie, lo schieramento delle unità sulla prima linea, cioè a contatto col nemico, rimanesse costantemente immutato ed attivo.
      Tutti i movimenti dovevano, secondo gli ordini, essere ultimati pel 10 ottobre; e tali movimenti complessi, eseguiti quasi esclusivamente di notte, resi difficili dal maltempo, furono esattamente compiuti grazie alle più oculate previdenze ed alla cooperazione di tutti i Comandi e delle Intendenze. Compiutasi così ordinatamente e rapidamente la preparazione, l'azione avrebbe potuto iniziarsi, come si voleva, il giorno 16.
      Ma la pioggia nuovamente sopravvenuta e la piena del Piave imposero un ritardo; il giorno 18 essendo peggiorate ancora le condizioni atmosferiche, si ebbe la certezza che il ritardo si sarebbe prolungato forzatamente per almeno una settimana, mentre dalla situazione militare generale, pienamente delineatasi nella prima quindicina di ottobre, appariva ormai evidente che il nostro sforzo se bene condotto, avrebbe ineluttabilmente portato alla decisione della guerra. Bisognava veramente giocare tutto per tutto.
      Ogni altro settore poteva e doveva ormai essere sguarnito al massimo per tutto destinare a quello d'attacco. Con un supremo sforzo potevano ancora essere resi disponibili altri 400 pezzi; e poiché lo schieramento
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      I. RecgIO — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. XXIV 5


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 24. Il trionfale epilogo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 202

   

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