Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL TRIONFALE EPILOGOrente e la facilità, pel nemico, di distruggere con artiglierie e con bombe d'aeroplani i ponti gittati, imponeva di avere alla mano cospicue riserve per le inevitabili continue sostituzioni. Una parte di questo materiale era stato costruito da tempo; nuove compagnie di pontieri erano state organizzate e un'aliquota di esso trasformata dal traino animale a quello meccanico, per ottenere maggiore rapidità di spostamento; a preparazione compiuta, grazie agli sforzi delle officine militari e private, si ebbero pronti oltre 20 equipaggi da ponte regolamentari, ben 4500 metri di passerella tubolare di tipo speciale su barche appositamente costruite, più materiale regolamentare (barconi, impalcate) per -altri 4500 metri di ponte. Vennero inoltre costruite e requisite nella laguna e 'nei fiumi e canali dell alta Italia centinaia di barche e barchette; si provvide alle ancore per migliaia di galleggianti, calcolando che la violenza della corrente avrebbe richiesto l'impiego di due ancore anziché di una, per ogni barca da ponte o da passerella.
      Ne basta; già nei giorni della preparazione si organizzò quanto occorreva per il. sollecito ripristino dei ponti stabili sul Piave e su altri corsi d'acqua nei territori da liberare, concentrando nella regione di Treviso e di Mestre oltre 20.000 metri cubi di legname da ponte che vennero sollecitamente lavorati e preparati sul posto, ferramenta ed accessori. Tutto nel prodigioso sforzo che ci apprestavamo a compiere, doveva essere preveduto nei particolari più minuti, tutto doveva essere, ed era pronto, per sfruttare interamente la vittoria nelle sue conseguenze più grandiose e più lontane.
      11 nemico teneva la fronte dallo Stelvio al mare con 63 divisioni e mezza, delle quali all'inizio della battaglia 39 e mezza erano in prima linea, 13 e mezza in seconda e 10 e mezza in riserva.
      Nel settore da noi scelto per l'attacco, dal Brenta a Ponte di Piave, erano schierate 23 divisioni nemiche (18 in prima linea, 5 in seconda); e precisamente; 8 divisioni in prima linea e 3 in seconda dal Brenta a Pede-robba; 7 in prima linea e 2 in seconda linea da Pede-robba ai Ponti della Priula; 3 in prima linea dai Ponti
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 24. Il trionfale epilogo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 202

   

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