Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAGrappa non fece mutare i propositi del Comando Supremo, che ordinò di insistervi per fiaccare la resistenza del nemico ed assorbirne le riserve"; intanto il forzamento del medio Piave, stabilito per la notte sul 25, doveva ancora, per le avverse condizioni atmosferiche nuovamente sopravvenute, essere differito di qualche giorno.
      Le acque del fiume, gonfie nei giorni precedenti, erano venute lentamente decrescendo, tanto che nelle prime ore del 24 truppe della 12.a Armata, britanniche ed italiane, avevano potuto, secondo gli ordini, occupare nella regione delle Grave di Papadopoli le isole di Cosenza, Lido, Grave e Caserta. Ma poco dopo, nello stesso giorno, scatenatasi repentinamente una dirottissima pioggia nella zona montana e nella pianura, si manifestava un nuovo aumento, tanto che nella zona stabilita per il gittamento dei ponti tra Pederobba e Sant'Andrea di Barbarana, anche nei punti di minor prcfon^it^, ai guadi, il livello dell'acqua era salito già fino a m. 1.55 e la velocità della corrente superava in più punti i tre metri al secondo; per altro le osservazioni precedenti facevano prevedere che questa fase di aumento sarebbe stata di breve durata. Fu perciò deciso di rimandare il passaggio del fiume alla sera del 26, e nell'attesa si continuò, col massimo vigere, l'azione preparatoria.
      Il 25 ottobre, mentre la 10a Armata consolidava il possesso delle Grave, la 4a Armata, riordinate le sue truppe e rinnovata la preparazione di artiglieria, insistette dovunque nell'azione concentrando gli sforzi sui punti più accanitamente difesi dal nemico : Col della Berretta, Asolone, Pertica, Solarolo, e tendendo ad allargare la conquista del Valderoa.
      Il IX reparto d'assalto, irrompendo d'all'Asolone, riuscì a giungere di slancio al Col della Berretta, catturando 600 prigionieri; il nemico, riavutosi dalla sor presa dell'arditissima incursione, contrattaccò da ogni parte cercando di circondare gli « arditi », ma questi, apertasi bravamente la strada attraverso le forze ostili, rientrarono coi prigionieri nella linea di partenza.
      II XVIII reparto d'assalto ed elementi della brigata
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 24. Il trionfale epilogo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 202

   

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