Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL TRIONFALE EPILOGOAi fianchi' della massa d'urto, sulle pendici dell'Altissimo e sul Pasubio, le truppe laterali dovevano impegnare con vigorose azioni il nemico.
      Frattanto alla estrema destra dell'Armata il X Corpo accompagnando il movimento in avanti della 6" Armata sull'altipiano di Asiago, aveva attaccato la notte sul 2 in Val d'Astico, con l'obiettivo di risalire la valle stessa, minacciando di aggiramento le forze nemiche degli altipiani di Tonezza-Folgaria per separarle da quelle degli altipiani di Asiago-Lavarone. 11 primo attacco fallì contro la difesa nemica : il secondo ne rovesciò la resistenza. Una colonna puntò rapidamente su per Val d'Astico fino a Lastebasse agevolando l'avanzata di altre truppe avversarie fronteggianti 1 armata.
      Il giorno 2 il momento era dunque propizio all'attuazione della manovra di Val Lagarina.
      Verso le ore 15 il XXIX riparto d'assalto con uno sbalzo fulmineo si slanciò sullo sbarramento di Serravalle, ne annientò il presidio in fiera lotta a corpo a corpo, si gettò impetuosamente nella angusta breccia aperta, subito seguito dal IV.0 Gruppo Alpino (Battaglioni « Monte Pavione », « Monte Arvenis » e « Feltre »). Alle ore 20.45 superate nuove successive, difese nemiche, gli arditi e gli alpini entravano in Rovereto e l'occupavano catturando varie centinaia di prigionieri e decidendo per avvolgimento anche la sorte delle forze avversarie, che sebbene sloggiate dal Pasubio e dal Passo della Borcola mercè l'impeto delle nostre colonne d'attacco del V.° Corpo d'Armata, ancora si difendevano accanitamente in Val Terragnolo ed in Vallarsa.
      Squadroni di Cavalleggeri d'Alessandria (14.°) vennero immediatamente lanciati sulla via di Trento, dove entravano per primi il 3 alle ore 15,15, insieme con gli infaticabili arditi del XXIX reparto d'assalto, con gli arditi del IV gruppo alpini e con gli artiglieri del X Gruppo da montagna. Tra il delirante entusiasmo della popolazione, dinanzi a una turba immensa di soldati austriaci sorpresi nella città, il tricolore italiano venne issato sul Castello del Buon Consiglio.
      All'estrema destra della fronte di manovra, colonne
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 24. Il trionfale epilogo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 202

   

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