Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IL TRIONFALE EPILOGOe di bloccare le provenienze del Passo della Mauria con una colonna che per la valle del Meduna scendesse al Tagliamento fra Ampezzo e Tolmezzo.
La 3" Divisione ebbe ordine di inseguire il nemico, puntando su Udine e Cividale, per intercettare le strade del bacino del Natisone; la 4.a, di puntare per Pozzuolo e Cormons verso Gorizia; la 2.a, di inseguire sulla direttrice Palmanova-Monfalcone.
Superata breve resistenza al Meduna, un colonna della 1 Divisione occupò Maniago e Travesio (sera del 2 novembre); rovesciate nuove difese nemiche, prese Pinzano e le alture di Campeis (3 novembre), raggiunse l'indomani, dopo altri scontri vivaci, Tolmezzo e Stazione per la Carnia sorprendendovi il Comando e gran parte della 34.a Divisione austriaca. Alle 15 le auto-mitragliatrici della colonna (Vili squadriglia), catturato un comandante del Corpo d Armata, mitragliato e arrestato un treno in movimento verso Pontebba, entrarono a Chiusaforte. Una pattuglia giunse a Pontebba. Alla stessa ora arrivò a Tolmezzo la colonna proveniente dalla valle del Meduna. Tra Gemona e Venzone rimasero bloccate tre Divisioni austriache (41 Honved, 51 Honved e 12 cavalleria appiedata) che per concessione del Comando Supremo ebbero poi il passo libero per la Pontebba, lasciando però cannoni e fucili.
La 3.a Divisione di cavalleria, informata dalle proprie pattuglie che due colonne nemiche si erano dirette nella notte rispettivamente al ponte di Pinzano ed a quello di Bonzicco, da Tauriano spiccò la mattina del 2 novembre il reggimento cavalleggeri Saluzzo 12) su Pinzano e il reggimento lancieri di Montebello (8°) su Bonzicco. II reggimento Saluzzo, caricata e dispersa presso lstrago la colonna che inseguiva, e catturati prigionieri e cannoni, raggiunse Pinzano. I lancieri di Montebello, appoggiati da una batteria a cavallo, trovato il nemico — gli avanzi di una Divisione — nei caseggiati di Bar-beano e Provesano, appiedarono e impegnarono combattimento, sopraffecero ogni resistenza e catturarono prigionieri.
Il resto della 3.a Divisione, occupata a viva forza
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