Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
ViliL'IMPRESSIONE ALL'ESTERO
nuovo linguaggio alla camera francese — i ministri inglesi —
La stampa di Londra — Entusiasmo americano — Voci francesi e spagnuole.
Gli stranieri non ci avevano certamente abituati ad una valutazione adeguata del nostro sforzo bellico; ma questa volta l'evento era troppo gigantesco e il trionfo troppo indiscutibile perchè fossero ammissibili le consuete restrizioni. Governi e popolazioni dei paesi alleati mostrarono d'intendere la portata eccezionale della nostra vittoria.
Alla Camera francese il Presidente Deschanel pronunciò queste parole :
« Un gloria immortale : Italia! Ha detto un poeta che accorrono con te per la lotta suprema gli schiavi sparsi sulla terra oppressa. Noi francesi dividiamo la tua gioia e dello stesso amore come a Magenta ed a Solferino (applausi). Fu in questa guerra un'ora solenne quella in cui l'Italia che aveva subito da tanti anni l'influenza tedesca scosse la perfida stretta e si lanciò, essa ava del mondo latino, essa madre del diritto, nella nobile e terribile prova.
« Mentre sulle aspre cime, sui ghiacci e sul Carso ardeva la fiamma di Virgilio, i soldati italiani, sui campi di battaglia ove tante volte .la Francia salvò la civiltà con le sue indomite legioni, ricacciavano il tedesco (vivi applausi); i sacri ricordi di Reims si confonderanno ormai attraverso i secoli con quelli di Venezia e di Atene. Mentre squilla la campana del Campidoglio noi gri-
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