Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAsorgimento, e mai un istante dubitai del trionfo delle nostre aspirazioni; a me, felice di dirlo in quest'aula nella quale ben presto saranno con voi, nei seggi già da tempo predisposti, (vivi applausi) gli eletti delle nuove Provincie liberate dal giogo straniero, a dettare leggi e provvidenze degne dei destini della più grande patria, dei suoi doveri e della causa di libertà, di civiltà e di giustizia umana a cui essa è consacrata (vivissimi applausi).
      « L'onda di gioia, di entusiasmo e di amore che ha in questi giorni pervaso dagli estremi recessi delle nostre Alpi ai più lontani lidi dei nostri mari il cuore di quanti italiani vivevano nei non giusti confini e di quanti furono testé redenti per la memorabile vittoria, forse la più grande di questa guerra (vivissimi applausi) si ripercuota ed abbia la più solenne espressione in questa storica adunanza (vivissimi generali applausi). Il primo nostro pensiero si volga al re liberatore (grida ripetute di viva il re) dal quale partì il primo appello per la nostra partecipazione alla giusta guerra e che per questa fortemente sofferse; e raccogliendo la sua augusta parola salutiamo riverenti il nostro popolo eroico (grida di viva il popolo italiano) per quella salda resistenza di uomini, donne e fanciulli, ad ogni sacrificio non invano invocata qui dal capo del governo in una indimenticabile seduta e che il nemico nell'orgogliosa, ma misera sua mentalità, ignara della virtù di nostra stirpe teneva in dispregio; perchè da questo popolo ci vennero quel meraviglioso esercito e quella meravigliosa armata (grida di evviva) nella quale si confusero principi e cittadini di ogni classe e condizione, che col più grande eroismo, e superando le più gravi difficoltà, scrissero le pagine memorande del Piave e di Vittorio (applausi) e gli ardimenti di Trieste e di Pola (applausi), che rivendicarono per sempre il valore delle armi italiane dalle passate sfortune.
      « Ai marinai e soldati di ogni arma adunque l'espressione della nostra immensa gratitudine (vivissimi applausi). Gloria sia data ai duci supremi ed ai comandanti delle armate e delle navi il cui nome è scritto nel cuore di tutti gli italiani. E gloria sia anche ai nostri sol-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 24. Il trionfale epilogo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 202

   

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