Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      è rotta, se una ruota non funziona, non è più altro che materia bruta ed inerte; mentre l'idea, anche se oppressa, anche se sopraffatta, trova nella divina sua essenza misteriose energie di reazione vittoriosa (vivissimi applausi).
      Per tale virtù ha l'Italia potuto chiudere col trionfo il duello svoltosi per tre quarti di secolo attraverso mirabili vicende di sventura e di gloria. Atterrando oggi il suo avversario, non solo finalmente consacra i suoi diritti inoppugnabili e lancia il grido di liberazione per tutti i suoi figli; ma col sangue suo, per la vittoria sua, ha prestato un decisivo concorso alla liberazione di quanti popoli dovevano sottostare al più intollerabile dominio, che è quello fondato sulla supremazia etnica e a questi popoli dischiude le vie di più civili e più fortunati destini.
      E sopratutto la forza di un'idea ispirò aj popolo italiano quella fede che lo sorresse attraverso 41 mesi di guerra, senza che mai i dubbi, insinuati da sottili ragionatori, e lo scoramento, determinato da effettivi rovesci, riuscissero ad indebolirne le forze e a scuoterne lo spirito (vivissimi prolungati applausi). L entusiasmo dei primi tempi della guerra si temprò a poco a poco in disciplina austera, in tenace costanza, ma la fiamma che. ardeva nei cuori se brillò di meno, bruciò anche di più; e allorché la più terribile avversaria piombò improvvisa su di noi, con una minaccia tanto più spaventosa quanto più oscura, e il nemico potè vantarsi di a-vere annientato il nostro esercito e disciolta la nostra compagine nazionale, la fiamma divampò in vasto incendio; e un popolo intero sorse di un balzo, fieramente deciso a tutto, a combattere il nemico e gli eventi e il destino (entusiastici applausi).
      In quella fede che parve dominare le sorte, fu allora la nostra salvezza. In essa doveva essere poi la nostra vittoria. Da quei giorni sinistri sembrarono rifulgere le nostre virtù come quelle di una stirpe veramente immortale. Sui monti della patria e lungo il fiume inviolabile, l'esercito fu tutto un baluardo di bronzo, e, dietro ad esso, vecchi, donne, fanciulli, stettero intenti con
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 24. Il trionfale epilogo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 202

   

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