Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IL TRIONFALE EPILOGOrancore e di vilipendio contro il nemico, ma soltanto una parola di gratitudine verso gli artefici del grande trionfo, di gratitudine all'esercito e all'armata (vivissimi generali applausi e grida di evviva) al re, che fra i sol-dati è veramente il primo, al re che fu e per se e per tutti lume di serenità, fiamma di fede anche nei momenti più oscuri (vivissimi prolungati applausi, grida di viva il re), al capo supremo, ai condottieri che la fede dei loro cuori ponendo a servizio del loro alto intelletto, guidarono con sicuro gesto alla vittoria (benissimo) a tutti i nostri soldati (vivissimi generali e prolungati applausi) dei quali, per quanto hanno operato ed osato sulla terra, sul mare per l'aria, nessuna parola dirà mai degnamente la tenacia, l'audacia e la devozione, assorti fino alla esaltazione, il dovere sublime nel sacrificio (benissimo). Benediciamo questi figli nostri, in cui si racchiude ogni nostra fierezza, ogni nostra gloria (generali entusiastici applausi).
E sia gratitudine per i nostri alleati che ci furono a fianco, e che anzi nobilmente tennero ad avere posti di maggior cimento e di maggiore onore in una ardente fraternità di armi combattendo per l'Italia con la stessa generosa devozione che per la loro propria terra (benissimo) mentre soldati italiani sui campi di Francia e nella penisola balcanica con gagliarda fierezza tenevano alto l'onore della patria, meritando la fervida lode di quanti erano loro emuli nel valore e compagni nella gloria. E il fervore di questo sentimento estendiamo dai soldati ai loro popoli, coi quali abbiamo formato una salda comunione di spiriti, di voleri, di forze : alla Francia eroica (vivissimi generali prolungatissimi applausi) cui ci unisce in quest'ora una più intima gioia comune, mentre al fraterno grido di esultanza di Trieste e di Trento corrisponde con eco vibrante quello di Strasburgo e di Metz (applausi vivissimi, grida di viva la Francia) all'Inghilterra (vivissimi generali e prolungati applausi rivolti alla tribuna diplomatica), che, sostenendo sul mare una lotta gigantesca contro il moltiplicarsi delle insidie più micidiali ha riaffermato tutta la forza della sua prodigiosa volontà nella creazione di un eser-
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