Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
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IL CONGRESSO DELLA PACEDelusioni e dolori — L'ostilità di Wilson — L'onorevole Orlando davanti al parlamento — l'appello al paese — solidarietà parlamentare — Il memorandum di Wilson — Perdura la malevolenza straniera — D'annunzio occupa flume — il trattato di Saint Germain — Il pallido battesimo alla Camera.
Se le vicende belliche rappresentano quasi sempre un seguito di eventi che devono riempire di gioia e di •fierezza il cuore degli italiani, viceversa l'opera diplomatica per la pace seminò di dolori e di delusioni la nostra via.
Per descrivere passo a passo il lento e faticoso procedere di quell'azione al Congresso di Parigi occorrerebbero volumi e volumi. E sarebbe una vana opera di ricostruzione, poi che nulla di solido resta di quella artificiosa costruzione, fondata sull'arena.
Basti ricordare che l'Italia ebbe la larvata ostilità e la manifesta ingratitudine dei suoi compagni in lotta.
Chi fra tutti si segnalò nell'osteggiare le più legittime rivendicazioni nostre fu Wilson, il presidente degli Stati Uniti, che per un momento era apparso falsamente quale incarnazione di ogni superiore idea di giustizia nel mondo.
Gli on. V. E . Orlando e Sonnino, nostri delegati al Consiglio Supremo di Parigi, Io ebbero sempre subdolo e tenace avversario, tanto che ad un certo momento essi sentirono l'inutilità di proseguire in quella guerriglia e tornarono in Italia per sottoporre al Parlamento l'arduo e doloroso problema.
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