Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IL TRIONFALE EPILOGONella seduta del 29 aprile 1919 l'on. V. E. Orlando, Presidente del Consiglio, pronunciò questo discorso in cui sono tratteggiate minutamente le divergenze che turbarono l'azione diplomatica svolta a Parigi dalle Potenze vincitrici della guerra :
« Poiché il principale dovere — egli disse — in quest'ora grave per l'Italia e per il mondo, è di conservare la maggiore calma e serenità, io dichiaro che queste mie comunicazioni intendono essere un'obbiettiva ed imparziale esposizione di fatti, di guisa che la rappresentanza nazionale possa avere tutti quegli eleménti che le occorrono per pronunziare un giudizio, sia sull'opera del Governo e della Delegazione italiana al Congresso di Parigi, sia sulla situazione quale risulta dagli ultimi dolorosi avvenimenti.
« Il Parlamento deve anzitutto pronunciarsi sulle ragioni che consigliarono alla Delegazione italiana di sospendere la sua partecipazione alla Conferenza della Pace. In verità, le cause immediate di tale risoluzione sono perfettamente note al pubblico, ed io penso che esse bastino a spiegare ed a giustificare la nostra decisione.
« Mi sembra opportuno tuttavia ricordar qui, per rapidi cenni, quale fosse stata l'attitudine della Delegazione in tutta quella fase delle trattative che cominciò a svolgersi dalla metà circa del mese di marzo. Tutto il lavoro preparatorio era allora compiuto; e dovendo determinarsi il programma, delle deliberazioni definitive, non parve possibile negare che avessero la precedenza le questioni relative alla pace con la Germania, ma si convenne che quelle riguardanti 1 Italia seguissero immediatamente, dappoiché, come io dichiarai più volte e nella maniera più ferma, lo spirito e il testo dei trattati di alleanza imponevano che la pace dovesse essere generale. Era quindi ovvio che, nel momento in cui furono stabilite quasi del tutto le condizioni di pace con la Germania, e si proponeva la convocazione dei plenipotenziari tedeschi, io ricordassi le dichiarazioni da me fatte : si rispose riconfermando i consensi già espressi, ma osservando che nel periodo non breve che sarebbe
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