Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAvite si recisero, troppe primavere, per adoperare le parole dell'oratore greco, perdettero gli anni nella nostra guerra, di troppi carichi ci aggravammo il presente e il futuro, per non avere il diritto di chiedere che i nostri figli sparsi per l'Adriatico si sentano, in varia forma, sotto la tutela della Patria sospirata. (Applausi vivissimi).
      « Questi nostri figli, educati da un secolare martirio, sono i migliori, i più puri italiani (ovazione prolungata), perchè anche non subirono le inevitabili divisioni di parte, ma custodiscono entro il loro cuore interamente il culto di Venezia. Fiume, per recare un solo esempio, che nessun alleato offendendo la purezza della sua storia può oggi aggregare alla Croazia, sa ormai di poter divenire una città libera e nonostante questa sicura no-.tizia, nonostante le offerte delle grosse compagnie di banchieri... (Tutta la Camera sorge in piedi applaudendo calorosamente) ...nonostante le promesse di lauti affari, la certezza di divenire uno dei porti principali d'Europa, Fiume si erge fremente di italianità e grida al cospetto del mondo civile :
      u Pecunia tua tecum sit ». (Nuova esplosione d'entusiasmo. Si applaude da tutti al grido di: « Viva Fiume italiana! »).
      « E' il grido dei redentori contro i tentatori, a eterno onore della natura umana. Ma Fiume, congiunta a Trieste, diverrà anch'essa il grande ventilabro dei traffici che; con la consueta equità italica, apriremo a tutte le genti d'Europa. (Benissimo).
      « On. Colleghi! In questi giorni solenni per la Patria, se « ogni viltà convien che1 qui sia morta », conviene anche che al disopra di ogni fatale divisione si senta l'obbligo di stringerci intorno al Governo. Questo, sorretto da tutti noi, otterrà il riconoscimento dei diritti d'Italia. (Bravo! Bene!).
      « Dopo Caporetto echeggiò unanime in questa Camera il grido nazionale, eredità della mirabile Venezia del 1848-1849: «Resistere ad ogni costo! » (Benissimo!). Oggi il nostro grido deve essere questo : « Difendere i diritti d'Italia con una cauta sapienza di Stato, eguale
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 24. Il trionfale epilogo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 202

   

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