Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « Dal giorno in cui iniziammo la fierezza, la concordia, la coscienza nazionale che da secoli avevamo smarrite, ci è forse mancato l'animo un solo istante nelle ore di sconforto? Abbiamo forse chinato il capo una sola volta nei giorni di avversa fortuna? Allo straniero amico o nfemico non abbiamo forse mostrato sempre che, nei momenti solenni e decisivi nei quali può essere messo in forse il nostro avvenire e compromessa la nostra stessa esistenza, non ci sono dissensi, non esistono più divisioni politiche, tacciono le critiche e le recriminazioni e tutta la Nazione ritemprata nell'onda sacra del patriottismo, purificata dall'alito della concordia, si leva con un magnifico slancio per la difesa dei suoi diritti? (Benissimo).
      « No, non è possibile che ci sia chi voglia oggi ferirci, chi pretenda che il premio della vittoria debba esserci rapito, che il sangue di tutta una nostra generazione debba essere stato sparso invano, che il consumo di quasi tutta la nostra ricchezza debba essere stato inutile, che il concorso efficacissimo che portammo nella guerra alla causa comune e che gli Alleati apprezzarono e riconobbero nei momenti di trepidazione e di ansia debba oggi essere dimenticato.
      « Non è possibile che rimangano genti italiane non ricongiunte all'Italia; non è possibile che nell'assetto economico e coloniale del mondo siano negati a noi gli elementi essenziali alla vita, dei quali tutti gli Stati hanno bisogno e senza i quali non potremmo portare il concorso della nostra antica civiltà alla evoluzione del progresso umano nella gara pacifica tra le Nazioni. (Approvazioni).
      « Ah! sì, signori; ricordiamo almeno due episodi della nostra storia. Il primo agli albori del Risorgimento quando il Re, rivolgendosi al Paese, diceva: «Da ogni parte l'accordo delle opinioni e delle volontà dimostra quanto sia vivo l'amor patrio in tutta la Nazione e quanto essa sia matura pei suo? alti destini », e quando il Parlamento il 21 ottobre 1848 votava il seguente ordine del giorno, che tanto rassomiglia a quello che noi vi proponiamo : « Udite le dichiarazioni fatte dal ministro, in
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 24. Il trionfale epilogo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 202

   

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