Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAIl Trattato di Rapallo, che è stabilito fra l'Italia e lo Stato dei serbo-croati-sloveni, poggia su questi punti :
      Nella Venezia Giulia e nel Carnaro :
      a) Dal massiccio alpino fino al Monte Nevoso, l'Italia conserva il medesimo confine fissato dal Patto di Londra. Detto confine garantisce piena sicurezza a Trieste ed all'Istria. Solo in corrispondenza di Lubiana l'Italia, per mostrare che non ha intenzioni aggressive, ha ceduto la conca di Longatico che ha poche migliaia di abitanti slavi e nessun spèciale carattere economico; ed ha stabilito in tale tratto il suo confine sulle salde pendici della selva di Piro e del Pomario, al passo di Planina. Nella forte linea del confine restano incluse Idria con il suo ricco territorio contenente miniere di mercurio e Postumia (Adelsberg) colle sue grotte famose;
      b) Il confine a sud del .Monte Nevoso lascia in saldo possesso dell'iltalia il Monte Terstenico, che è ancor oggi occupato dalle nostre truppe, e scende verso sud circondando in arco l'abitato di Castua e toccando il mare ad oriente di Volosca, al vertice del Carnaro. La ferrovia di San Pietro rimane tutta all'Italia; e così pure restano all'Italia la Liburnia dalla punta di Fianona al vertice del Carnaro, comprese naturalmente Abbazia, Volosca e la stazione di Mattuglie, località tutte che Wilson assegnava alla Jugoslavia;
      c) L'isola istriana di Cherso ed il gruppo di Lussin restano definitivamente all'Italia. Con ciò è assicurato il valore militare di Pola.
      È riconosciuta la piena indipendenza e libertà dello Stato di Fiume. Tale Stato resta costituito dall'antico « Corpus Separatum », prolungato ad occidente verso la costa da un territorio che lo congiunge all'Italia. Detto territorio, che non è quella striscia topografica che fu immaginata altre volte, ma è bensì una vera entità geografica nella quale corrono due grandi strade rotabili e una ferrovia, consente il pieno e sicuro sviluppo della città.
      Il piccolo territorio compreso fra il Terstenico, lo Stato di Fiume e il confine italiano, includente l'abitato di Castua con alcune sue frazioni, è stato assegnato alla
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 24. Il trionfale epilogo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 202

   

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