Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IL TRIONFALE EPILOGOl'opinione pubblica italiana. Anche per Fiume la soluzione di Rapallo non è l'ideale, che sarebbe l'annessione, ma è migliore di tutte quelle precedentemente progettate ». Quanto alla Dalmazia, il giornale, lieto che Zara, la perla della regione, fosse salva, si chiedeva se non sarebbe stato possibile di fare altrimenti. Ciononpertanto riconosceva che « al punto in cui sono giunte le cose, dato lo stato in cui si trovano per ragioni che tutti conoscono, la coscienza nazionale e 1 economia nazionale, il dilemma si presenta chiaro : o subire, per ciò che riguarda Sebenico, il Patto di Rapallo o affrontare, in toto, i! problema dalmatico », ma non da Zara a Punta Plan-ka, bensì da Zara a Cattaro. Ma in questo secondo caso i! giornale stesso ammetteva che il problema cambie-rebbe di piano.
« Equo ed onorevole » qualificava 1' « Italia » l'accordo italo-jugoslavo. Esso « apre prospettive di sicurezza completa e di collaborazione fattiva e benefica fra i popoli delle due sponde del non più amarissimo mare. Non vi sarebbe scusante alcuna per chi osasse nuove avventure, che intaccherebbero la dignità nazionale rimasta intatta nelle più difficili prove e romperebbero la tranquillità e la concordia degli animi che va giorno per giorno cementandosi ». Secondo il giornale si era ottenuto il massimo che si potesse ottenere in via conciliativa.
Il giornale « Era Nuova » di Trieste, che aveva condotto una instancabile campagna per l'applicazione del Patto di Londra, in particolare in difesa del Monte Nevoso, sempre escluso dai confini italiani nei progetti formulati nel passato, si compiacque del successo ottenuto dalla Delegazione italiana e, a proposito dell'interesse che ha la Jugoslavia di rimanere in buon accordo con noi, scriveva :
« La minaccia dell'intrigo absburgico-ungherese è grave sopra tutto per la Jugoslavia in quanto è noto che la Croazia e la Slovenia sfuggirebbero alla Jugoslavia stessa il giorno in cui l'Absburgo tentasse una ricostituzione dell'ex-impero. E fra tutte le Grandi Potenze soltanto sull'Italia la Jugoslavia potrebbe contare per aiuto contro questo pericolo ».
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