Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL TRIONFALE EPILOGOpensiero e nell'anima del Governo e dei nostri negoziatori, il proposito di tutto tentare, nei limiti consentiti dagli interessi supremi del Paese, perchè la pace si conseguisse, non per forza di pressione militare o diplomatica, ma per virtù di libero e reciproco consenso, che non lasciasse strascichi di rancore e consentisse ai due popoli, destinati a vivere in Derpetuo l'uno a fianco dell'altro, di annodare vincoli d amicizia e di fratellanza ».
      La relazione accennava quindi ai sacrifìci compiuti da parte nostra, osservava che l'abbandono di tutta la Dalmazia — meno Zara — e di tutte le isole del medio e basso Adriatico — meno il gruppo di Lagosta — ha sollevato in seno alla Commissione critiche di carattere militare e politico, e a tale proposito aggiungeva :
      « Senonchè, mentre una piccola minoranza reputando menomata la nostra difesa marittima, il che potrebbe anche essere un pericolo per .la pace futura, pensa che debba respingersi il Trattato, la grande maggioranza della vostra Commissione (essendosi astenuti i rappresentanti del partito socialista) non crede di giungere a siffatta conclusione, che vulnererebbe i superiori interessi nazionali e allontanerebbe l'ora della conclusione della pace nel Paese; ond'è che, con sicura coscienza, reputa debba approvarsi il Trattato.
      « Non si contesta il valore delle rinunce che l'Italia si è imposta : ma il giudizio di un compromesso politico non può limitarsi al rilievo delle concessioni fatte, senza contrapporre e pesare la somma dei vantaggi che per converso esso assicura e garantisce ».
      La relazione passava quindi in rassegna i problemi risoluti soddisfacentemente dal Trattato, registrando fra essi la risoluzione della questione di Fiume, il confine terrestre, l'annessione dell'isola di Cherso che completa la difesa e conferisce all'Italia il dominio navale dell'Alto Adriatico. Trova accettabile la risoluzione data al diffìcile problema della sistemazione territoriale di Fiume, « convinta che la determinazione prevista dall'articolo 5" dèi Trattato non potrà non tener conto dell'indeclinabile necessità che il nuovo Stato abbia a rappresentare una entità organica anche dal punto di vista economico ».
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 24. Il trionfale epilogo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 202

   

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