Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL TRIONFALE EPILOGO
      « La responsabilità del Governo deve però richiamare il Senato a considerare con grande calma quali potrebbero essere le conseguenze di una cattiva interpretazione della sua volontà. Il Senato deve affermare nettamente che il Trattato c'è e deve essere eseguito, che deve essere considerato come una pace sincera tra l'Italia e il popolo vicino, che è un Trattato sulla durata del quale si ha piena fiducia. In questo modo il Senato darà forza al Governo per superare difficoltà che sono le più dolorose al cuore di un patriota. È necessario infine che la voce del Senato vada a Fiume e ricordi che l'Italia deve essere al di sopra di tutti ».
      Nel corso della discussione parlò pure il ministro della Marina, ammiraglio Sechi. Egli si propose di dare qualche chiarimento sulla situazione militare marittima che si costituirà in Adriatico per effetto del Trattato di Rapallo; fece notare anzitutto che, prima della conclusione del Trattato, i principali organi della Marina militare furono autorizzati a dare suggerimenti al Governo per le questioni da dibattersi e che essi largamente usarono di questa autorizzazione. Assicurò poi che il Governo cercherà di provvedere a tutte le necessità d'ordine militare-marittimo, derivanti dall'applicazione del Trattato, in quanto la nostra situazione finanziaria ce lo consentirà; si terrà altresì conto delle possibili situazioni politiche future nei limiti del prevedibile. Annunciò intanto che sin da quando è stato concluso l'armistizio, d'accordo con i competenti organi tecnici della Marina, si vanno compiendo varie opere portuarie nell'Adriatico, dalle quali deriveranno notevoli vantaggi sia commerciali che militari.
      Il Trattato, è vero, non ha completamente risolta la situazione in questo mare; ma nessun pegno costiero avrebbe potuto darci piena assicurazione, poiché possessi di tal genere devono essere ben sicuri anche dalla parte del retroterra per non trasformarsi in cause di debolezza. A questo proposito ricordò le gravi preoccupazioni e i numerosi impegni marittimi che ci furono procurati dalla base di Valona, per provvedere alla sua sicurezza dalla parte di terra; e credette di poter af-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 24. Il trionfale epilogo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 202

   

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