Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL TRIONFALE EPILOGOCi si potrebbe chiedere perchè noi non abbiamo fatto nessuna operazione offensiva sull'altra sponda. La risposta è facile : perchè una tale azione non avrebbe in alcun modo facilitato la risoluzione del conflitto. Se nella grande guerra noi abbiamo vinto quando c'era nell'Adriatico una potenza navale di poco inferiore alla nostra e che disponeva di tutta l'Istria, del Carnaro e di Pola, perchè non dovremmo vincere in un caso simile ora, che abbiamo tanti elementi di superiorità?
      Lo sviluppo delle forze navali italiane non è affatto necessario in Adriatico, dove il nemico non esiste più...
      Voci: —Ne verranno degli altri!
      Sechi, raccogliendo l'interruzione : — Se altri nemici venissero, non incuterebbero nessun timore in quella zona. Dove la nostra flotta è assolutamente necessario che sia numerosa e valida è, invece, nel Tirreno.
      Mentre le Camere e la pubblica opinione italiana si dimostravano favorevoli al Trattato, a Fiume s'acuiva la più tenace ostilità. Nè mancò D'Annunzio d intraprendere alcune operazioni d'indole militare, dirette ad ostacolare l'esecuzione di qualche clausola del Trattato. Siccome da Fiume partivano pure suggestioni per attrarre altri elementi dell'esercito e dell'armata tra le file dei legionari fiumani, il gen. Caviglia, comandante delle truppe della Venezia Giulia, emanò il seguente ordine del giorno diretto ai suoi ufficiali e soldati :
      « Liberi accordi internazionali hanno definito irrevocabilmente la nuova fronte Giulia dell'Italia. Questa frontiera non lascia al di là italiani soggetti allo straniero; ed è, per tracciato e forma di terreno, forte tanto che, se gli italiani lo vorranno, nessuna invasione potrà più penetrare per quei varchi. Il Paese nella sua grandissima maggioranza ne è soddisfatto; esso è lieto di vedere così cessato il lungo periodo delle incertezze e tolta una delle più efficienti cause del generale disagio di questi ultimi due anni. Spetta ora a noi ufficiali e soldati di dare la nostra opera per la parte che ci compete alla effettuazione dei patti stipulati. Alieni come sempre dal-1 ingerirci nelle politiche competizioni, e obbedienti sol-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 24. Il trionfale epilogo
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 202

   

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