Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAtanto al Re e al Governo legale del paese, dobbiamo senza esitanza eseguirne gli ordini.
« Ufficiali e soldati!
« Al vostro valore la Patria deve il sospirato sicuro confine; alla vostra fedeltà e disciplina essa oggi affida la traduzione in atto della convenzione che Io ha stabilito. Voi adempirete bene, come sempre, anche questo alto dovere. Lo esigono la sicurezza e il buon nome d'Italia; lo pretendo con cosciente devozione e con fermezza intransigente dai capi, con pronta volonterosa ubbidienza dai gregari. La Patria ve ne sarà grata ».
La Reggenza di Fiume restò ferma nella sua opposizione. Quando giunse l'ultima ora per dar piena esecuzione al Trattato, il Governo intimò a D'Annunzio di cedere. Ma egli seguitò a rifiutare e il Governo italiano dovette ricorrere al doloroso espediente della forza.
Nel giorno di Natale del 1920 le truppe, comandate dal generale Caviglia, dopo aver esperite tutte le vie della persuasione, entrarono a Fiume a forza, malgrado la resistenza armata dei legionari dannunziani. Purtroppo fu versato sangue fraterno; poi, vista vana ogni resistenza, il Comando di Fiume cedetteCosì finalmente, dopo tante ingrate vicende, l'Italia potè avere la sua pace.
Seguì la regolare annessione delle Provincie redente della Venezia Giulia, come già era avvenuto per le regioni della Venezia Tridentina. Così le terre nostre che l'Austria deteneva e ch'erano state tra le prime ragioni della grande guerra entrarono a far parte dello Stato italiano, ricongiunte per sempre all'antica Patria.
FINE DEL XXIVo ED ULTIMO VOLUME
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