Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

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      mancanza di ogni spirito di dovere e di sacrificio, in negazioni pratiche dell'amore, della carità, della saggezza. Codeste sol-ferenze, codeste lotte ben prevedeva Enrico augurando al suo Ferruccio, che tornava al reggimento e alla guerra dopo la disgrazia di Nave, «la forza d'animo ne-«cessaria al carattere suo generoso, quan-«do tra le molte belle cose, altre ne avreb-«be dovuto vedere di meno belle»'.
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      Temperamenti diversi, i due fratelli si stimavano l'un l'altro, ciascuno per le qualità di cui sentiva se stesso manchevole, e vivevano in un bell'accordo di pensieri e di sentimenti, stretti d'amore dolcissimo. Enrico ammirava in Ferruccio la superiorità dell'ingegno e della cultura ; Ferruccio in Enrico le qualità pratiche vivificate dalla luce dell'ideale. Quel felice avvenire che non credeva di potei* sperare per sè, Ferruccio lo andava immaginando per il fratello, e che gioia quando lo seppe promosso ufficiale! «Godo di figurarmelo compa-«gno in tutto, specialmente ora in guerra, «e me lo voglio figurare perfino compagno «di reggimento!» Enrico, che per una for-


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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano
1918 pagine 258

   

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